Kobe Bryant, la bicicletta e l’addio a un campione assoluto

Kobe Bryant mancherà al mondo intero

Kobe Bryant stella NBA deceduto per un incidente a bordo di un elicottero era solito allenarsi in bicicletta nella pausa estiva del campionato americano

Kobe Bryant
Kobe Bryant

Kobe Bryant, ex stella dalla NBA, soprannominato “il Mamba” (nome di un serpente arboreo africanio) perso la vita in un tragico incidente aereo nella giornata del 26 gennaio. Il campione statunitense stava volando insieme a sua figlia  Gianna Maria, di soli 13 anni, per raggiungere un campo dove la piccola, che stava seguendo le orme del padre, doveva disputare un incontro di pallacanestro.

Per cause da accertare, probabilmente per condizioni di meteo avverse, il velivolo si è schiantato sulle colline di Calabasas nel downtown di Los Angeles (dove Kobe aveva scritto pagine di storia della pallacanestro mondiale).

Come ciclonews.biz vogliamo tributate un sentito ricordo di Kobe che era particolarmente legato al nostro paese in quanto ha vissuto in Italia quando aveva tra i 6 e i 13 anni al seguito del padre Joe Bryant che proprio nel campionato italiano di pallacanestro aveva trovato lavoro.

Vogliamo tributare un ricordo a Kobe non solo perché campione unico e perché la sua scomparsa assolutamente prematura ha sconvolto tutto il mondo dello sport ma anche perché nella sua carriera aveva in qualche modo incrociato il mondo del pedale.

Il campione dei Los Angeles Lakers, una delle franchigie più amate al mondo, nel 2013 per migliorare le proprie performance aveva deciso di allenarsi in bicicletta per preparare l’imminente stagione sportiva. In accordo con un suo preparatore, Tim Glover, studiarono il percorso più adatto e, assieme ad un bodyguard partirono per una pedalata di 40 miglia (su per giù 65 chilometri) nel deserto. La notte precedente al primo allenamento della nuova stagione dei Lakers, Glover, Kobe e il bodyguard partirono per l’escursione rientrando in Hotel nel cuore della notte, alle due e mezza passate. Il mattino seguente, alle 7.30 Kobe era in palestra pronto per l’allenamento agli ordini di un guru del basket come Phil Jackson.

Stella dello sport senza comportamenti da prima donna, atleta ineccepibile, perfezionista all’estremo Kobe era amatissimo e stimatissimo da compagni di team e dai rivali.

Proprio su quella vicenda, Blake Griffin simbolo dei “cugini” dei Los Angeles Clippers, raccontava nel 2013:

“Quando siamo arrivati al training camp ho sentito la storia di Kobe nel deserto in bicicletta, ero tentato di chiedergli se potevo andare con lui al successivo allenamento. Adoro queste cose di Bryant ti insegna a diventare grande”.

E un grande, un immenso sportivo ci ha lasciati e lo piangiamo come redazione così come lo piange tutto il mondo. Rest in Peace Mamba!