Kévin Reza, Black Lives Matter e il ciclismo
Kévin Reza, Black Lives Matter e il ciclismo
Kévin Reza, ciclista in forza alla B&B Hotels-Vital Concept, parla del problema del razzismo e del movimento Black Lives Matter
Kévin Reza, ciclista attualmente in forza alla B&B Hotels-Vital Concept, è stato intervistato da cyclingnews.com in merito all’integrazione dei ciclisti di colore nel plotone. Va ricordato che Reza fu protagonista (involontario) di un paio di episodi poco piacevoli prima nel 2014 con Michael Albasini e nel 2017 con Gianni Moscon divenuti tristemente noti.
Già in occasione di quegli spiacevoli accadimenti venne messo in luce il problema del razzismo in uno sport in cui gli atleti di colore sono una assoluta minoranza in termini prettamente numerici.
Reza -figlio di genitori guadalupini ma cittadino francese è atleta di colore a partecipante al Tour di quest’anno e, a parte il suo sostegno pubblico al movimento Black Lives Matter, l’aspetto dei problemi del razzismo sono stati “schivati” dal ciclismo.
Proprio su questo argomento, il noto sito di informazione ciclistica, ha voluto approfondire con il diretto interessato.
“non ho trovato all’epoca dei fatti elevata solidarietà, gli amici del gruppo mi hanno appoggiato ma per il resto non ho sentito la solidarietà ampia necessaria per richiamare la dovuta attenzione su quei fatti – ha spiegato l’atleta della B&B Hotels-Vital Concept – la mia vuol essere una mera osservazione e non una critica.
Il problema del razzismo nel mondo ed in particolare nel settore dello sport è un argomento delicato e che spesso balza (tristemente) agli onori delle cronache. I recenti accadimenti avvenuti negli USA a seguito dell’omicidio di George Floyd hanno risvegliato le coscienze degli sportivi ma i problemi dei pregiudizi e delle ingiustizie sociali permangono e, in alcuni casi, paiono aumentare.
Il discorso è ampio e probabilmente le potenzialità mediatiche di Reza non possono essere funzionali a risolvere un problema del genere. Nel mondo mediaticamente planetario come quello della NBA, la Lega nazionale di basket americana (lo sport più seguito al mondo), è stato una vera icona come LeBron James a portare alla luce le rivendicazioni del movimento Black Lives Matter.
Reza ha alle spalle già 10 stagioni tra i pro e non nasconde che
“da giovane non facevo caso a questa situazione e mi ponevo meno domande su ciò che accadeva attorno a me, oggi voglio capire come potermi rendere utile. E’ una cosa che richiede profonde riflessioni ma questo non vuol dire che io non sostenga il movimento o che non ne parli. Niente affatto. Rifletterò, vedrò quali opportunità si presenteranno e farò le cose per bene”