Kayle Leogrande il tatuatore che incastrò Armstrong

Kayle Leogrande

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Kayle Leogrande ex ciclista reo confesso diede il via alle indagini di Novitzky

Kayle Leogrande aveva due grandi passioni: la bicicletta e i tatoo. Proprio la passione per i tatuaggi lo portò, all’età di diciassette anni ad abbandonare la bicicletta che lo aveva accompagnato fino a quel momento per seguire questa nuova passione.
Kayle iniziò non solo a esercitare la professione del tatuatore ma cominciò a sperimentare il piacere di colorare la propria pelle direttamente sul suo corpo. Il numero di tatuaggi aumentava in modo esponenziale tanto da andare a coprire piano, piano tutta la pelle del ragazzo.

Kayle Leogrande chi è?

Nato a Grand Terrace nel 1977, corse per un periodo a livello giovanile per poi, appunto dedicarsi al mondo dei tatuaggi, la passione per le due ruote, però, non sparì. Dopo un periodo da amatore, nel 2005 divenne professionista per la Jelly Belly e conquistò notorietà proprio per il suo corpo completamente ricoperto di tatoo. L’anno seguente fece ritorno nel mondo degli amatori e conquistò il titolo nazionale americano di categoria (National Amateur Criterium Champion).
L’anno seguente fece il suo ritorno tra i professionisti firmando un contratto con la Rock Racing-Murcia, in quell’anno vinse la classifica a punti alla Redlands Bicycle Classic, poi ben figurò all’International Cycling Classic-Superweek ma il suo top di stagione lo raggiunse al CSC International in cui si batté ad armi pari con corridori europei.
Kayle Leogrande cadde nelle maglie dell’antidoping nel 2008 e chiuse la sua carriera da professionista.

Kayle Leogrande perché è importante?

A leggere la carriera del ciclista, probabilmente vi starete chiedendo perché la sua storia merita di essere raccontata. Semplicemente perché Kayle Leogrande, anche se venne poco pubblicizzato, fu uno dei pezzi del puzzle che permise alla USADA di far crollare il mito di Lance Armstrong creando un precedente su squalifiche di atleti anche se non risultati positivi all’Antidoping

Kayle Leogrande vs Lance Armstrong

Kayle Leogrande non si è guadagnato pagine di giornali per la sua passione per i tatuaggi o per i risultati ottenuti (di cui nessun eco giunse in Europa) ma perché fu il primissimo tassello del domino doping che ha nel suo ultimo elemento caduto niente poco di meno che Lance Armstrong. Quando Kayle fece la sua entrata nelle corse professionistiche nel 2005, dopo aver visto il texano vincere il suo sesto Tour de France consecutivo, non riuscì a restare lontano dalle “sostanze miracolose” che giravano in quegli anni.

Il suo primo fornitore sarà Joe Papp ex ciclista poi condannato per traffico di sostanze dopanti, tutto sembrava filare liscio, i risultati erano anche confortanti ma, nel 2007, mentre era in forza al del Team Rock Racing (in cui militavano molti ex “postini”) prima di un controllo antidoping (in cui era certo di essere “pizzicato”) andò nel panico e svelò alla massaggiatrice Suzanne Sonye di aver assunto sostanze vietate.

Il test risulterà negativo, ma l sua confessione alla masseur sarà compromettente in quanto  la massaggiatrice racconterà l’incredibile testimonianza all’USADA, e fu così che Kayle Leogrande diventò il primo corridore ad essere squalificato senza essere risultato positivo ad un controllo ma prove non analitiche

Pochi mesi dopo la squalifica casa Leogrnade si presentò l’agente FDA Jeff Novtzky che era all’inizio di una, ancora non nota indagine su ciclismo e doping. La ricerca di Novtzky passò tassello dopo tassello passando da Papp arriva fino a Floyd Landis (che 2006 vince il Tour che gli venne revocato poco tempo dopo). Nel 2010, dopo numerosi interrogatori sarà proprio Landis a svelare tutto il programma doping della US Postal dando l’ultima spallata per far cadere l’impero di Lance Armstrong.

Kayle Leogrande: ancora positivo

Leogrande, la scora primavera, è risultato positivo al raloxifene (un farmaco anti-estrogeno), quattro modulatori di reattori androgeni selettivi (SARM), ostarina, RAD140, LGD4033 e andarina, ibutamoren (un fattore simile all’ormone della crescita) e sulfone GW1516 un farmaco di pillola).

Di tutti e sette dei farmaci trovati nel campione di Leongrande, solo il raloxifene è approvato per uso umano come trattamento di osteoporosi. Gli altri sei sono ancora in fase di sviluppo e, nel caso di GW1516 che è stato abbandonato dai suoi sviluppatori dopo che ha causato il cancro negli animali da laboratorio, sono stati definiti come inadatti per gli esseri umani.

Dopo la sua ultima prova positiva del Dana Point Grand Prix of Cycling, dove ha vinto l’evento Masters 35+, Leogrande non ha chiesto un’audizione per contestare le accuse contro di lui e ha accettato una sospensione provvisoria il 25 maggio 2017.
Leogrande è stato squalificato da tutti i risultati concorrenziali ottenuti a partire dal 30 aprile 2017, inclusa la perdita di qualsiasi medaglia, punti e premi.

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