Israel Start-Up Nation e il 2021: tra sogni e realtà
Israel Start-Up Nation può firmare Froome per il 2021?
Israel Start-Up Nation può firmare Froome per il 2021? Ancora tanti dubbi ma Ron Baron è certo arriveranno campioni

Israel Start-Up Nation su Chris Froome, la voce si è fatta sempre più frequente negli ultimi periodi, la voce è circolata tra gli addetti ai lavori sino ad arrivare al grande pubblico. Una voce destabilizzante per tutto il mondo del ciclismo che ha suscitato clamore attorno al nome della formazione Israeliana.
Il comproprietario della Israel Start-Up Nation, Ron Baron, in una recente conferenza stampa non ha volutamente gettato acqua sul fuoco confermando, invece, che il team “sta parlando con alcuni dei migliori piloti del mondo” forti di un incremento di budget per la prossima annata.
Il team WorldTour israeliano ha aver acquisito la licenza detenuta da Katusha-Alpecin e si sta facendo largo nel mondo del ciclismo di primo livello: dopo la conferma (non scontata) di Nils Politt sono stati messi sotto contratto due “califfi” del pedale come Dan Marti, soffiato al Team Emirates, ed André Greipel voglioso di riscatto dopo una brutta annata con la Arkéa-Samsic.
La voce di un imminente firma anche di Chris Froome ha fatto balzare agli onori della cronaca il team israeliano ma al momento è confermato che il kenyano bianco vestirà i colori del Team Ineos (o i nuovi colori del team) sino a fine anno.
“Tutto quello che posso dire è che molti grandi ciclisti vogliono venire nel nostro team e ci piacerebbe averne alcuni. Stiamo parlando con alcuni dei migliori piloti del mondo” ha dichiarato Ron Baron a conferma delle ambizioni elevate del team.
Froome, quattro volte vincitore del Tour de France, arriva da un 2019 segnato dal terribile incidente accaduto al Critérium du Dauphiné che avrebbe potuto anche porre fine alla sua carriera. Nel frattempo in casa Ineos è esploso Egan Bernal che ha stravolto gli equilibri di squadra. Quando spazio avrà quindi Chris il prossimo anno nel team britannico? Quanto potrà la formazione britannica investire sul contratto di Froome?
Baron si aspetta che i fondi della sua squadra crescano il prossimo anno e di conseguenze si possano aprire scenari in grado di garantire a Froome un team competitivo ed ambizioso in cui potersi accasare. Con la pandemia di Covid19 tante formazioni sono andate in sofferenza e anche per gli atleti è più difficile avere certezze.
“Alcune squadre si trovano in difficoltà ed altre le affronteranno a breve, il 2020 è un anno duro per tutti ma io lo vedo come una opportunità per il nostro team” ha continuato Baron.
Prima dello stop per la pandemia la formazione israeliana aveva ottenuto tre vittorie: alla Vuelta a San Juan con Rudy Barbier, al Giro di Antalya con Mihkel Raim e Le Samyn con Hugo Hofstetter. Il manager però non pare accontentarsi di questi successi di secondo piano e vuole puntare al massimo per il 2021.
“Vogliamo migliorare il team e renderlo più grande nel budget mettendo sotto contratto ciclisti di alto profilo; siamo molto ambiziosi e penso che il nostro budget il prossimo anno sarà notevolmente migliorato ma già quest’anno saremo impegnati per primeggiare in Francia e in Italia e nonostante una stagione compressa vogliamo altri successi”.
Chissà che il prossimo anno non vi sia Froome a poter difendere i colori della Israel Start-Up Nation