Giro di Lombardia 1997: vittoria di Laurent Jalabert

Giro di Lombardia 1997 vince Jalabert

Giro di Lombardia 1997 vince Jalabert

Giro di Lombardia 1997 l’acuto di Jalabert

Giro di Lombardia 1997 dopo la delusione del Mondiale di San Sebastian è Laurent Jalabert della ONCE a conquistare la classica delle foglie morte

Giro di Lombardia 1997, edizione numero 91 , evento conclusivo della Coppa del Mondo di ciclismo su strada si disputa il 18 ottobre lungo 250 chilometri con partenza da Varese ed arrivo a Bergamo.

Al via della Città Giardino i nomi caldi sono molti, a partire da Brochard fresco di conquista della maglia iridata a San Sebastian, passando per il vincitore uscente Andrea Tafi e il compagno di team Paolino Lanfranchi, Michele Bartoli reduce dalla delusione Mondiale, Francesco Casagrande, Davide Rebellin sino agli svizzeri Zberg, Gianetti e Zulle e al figlio del “Cannibale”, Axel Merckx.
Tre giorni prima, alla Milano-Torino, il francese Laurent Jalabert ha bruciato in compagno alla ONCE Alex Zulle diventando uno dei favoriti per la vittoria della “classica delle foglie morte”.

La partenza del Giro di Lombardia 1997 è tranquilla, ci sono alcune scaramucce con Virenque che prova ad allungare senza risultato. Al passaggio sulla Roncola il Campione del Mondo Laurent Brochard allunga assieme a Simoni, Belli, Faresin e Pellicioli a cui si aggiungono Henn e Celestino. Gli uomini di testa scollinano con oltre un minuto di vantaggio mentre alle spalle sono Mapei ed Once a lavorare sino a completare l’inseguimento.

Vladimir Belli e Gilberto Simeoni provano a ripartire in contropiede, il gruppo non si decide e i due allungano sino a quasi un minuto. Dietro tocca ancora alla Once lavorare mettendosi davanti quando si avvicina il Colle del Gallo con Mauri e Zulle che spingono a tutta.

Si capisce che Laurent Jalabert sta bene e che vuole riscattarsi dello smacco subito da Michele Bartoli che gli ha soffiato la Liegi-Bastogne-Liegi e dalla delusione patita qualche settimana prima a San Sebastian quando non ha completato la storica doppietta iridata dopo aver vinto la prova a cronometro.

E’ sulle rampe dell’ultima salita che Jalabert decide di mettere la sua firma sulla corsa rompendo gli indugi con una attacco al fulmicotone a cui rispondono cinque italiani: Rebellin, Tafi, Lanfranchi, Casagrande e Bartoli. Il gruppo non riesce a resistere a questa rasoiata e si scioglie come neve al sole.

Il francese insiste forzando l’andatura, il ricongiungimento con i due battistrada è inevitabile e, quando mancano meno di 3 chilometri allo scollinamento, si completa l’inseguimento. Proprio in quell’attimi di relativa calma è ancora Gilberto Simoni a scattare, nel gruppettino non c’è reazione. Sul gruppo Jalabert rientrano Alex Merckx e Didier Roux e sulla spinta, in località Piano, Simeoni viene raggiunto formando un gruppo di quindici atleti (ai già citati si aggiungono: Barbero, P.Valoti, G. Valoti, Bo Hamburger e Thibout).

Ai meno due dalla vetta ci riprova Jaja, il francese è una furia. Gli resistono solo Fafi, Bartoli e Casagrande. Gli scatti di Laurent si susseguono, prova a resistere Bartoli ma anche lui è a breve costretto a desistere.

Jalabert scollina in cima al Colle del Gallo con 12 secondi di vantaggio su Bartoli, Lanfranchi e Casagrande mentre a 30 secondi passano Paolo Valoti, Tafi, Rebellin e Merckx.
La fase di discesa favorisce gli inseguitori che piombano sul francese, ora davanti sono in quattro e la collaborazione non manca. Bartoli e Jaja si avvicinano, parlottano, forse trovano un accordo che non scontenti entrambe tant’è che il margine del gruppetto di testa sale rapidamente a 40 secondi.

L’azione è evidentemente vincente e solo la volata deciderà chi alzerà le mani sul traguardo di Bergamo. Bartoli ha la pancia piena con la ormai sicura conquista della Coppa del Mondo e si disinteressa della volata mentre Casagrande e Lanfranchi poco possono contro lo strapotere del transalpino. Con una media record superiore ai 43 km/h Laurent Jalabert vince il Giro di Lombardia 1993.