Giro: la tappa in cui hanno perso tutti tranne Josef Cerny
Josef Cerny è forse l’unico a esultare oggi
Josef Cerny vince al Giro d’Italia 2020 nel giorno in cui a perdere sono, forse, tutti per via della protesta che accorcia la tappa
Josef Cerny vince, il Giro d’Italia 2020 perde. Doveva essere una lunga tappa di trasferimento quella di oggi ed è diventata la tappa che più fa parlare (putroppo). Una tappa che fa parlare non per il risultato sportivo (ma Josef Cerny si merita di esultare, sia chiaro!) ma per quello che è accaduto lontano dai pedali.
Il motivo che più ha movimentato la giornata odierna è stato lo spostamento della partenza perché alcuni corridori sono andati a protestare con l’organizzazione (per le condizioni climatiche sfavorevoli) che ha deciso di neutralizzare la prima parte della corsa. I ciclisti si sono trasferiti in autobus sino ad Abbiategrasso. La frazione ha quindi raggiunto un chilometraggio di 124, 5 chilometri tra le polemiche che infuocavano
Dopo lo start la corsa è stata vera con tre uomini di alto profilo come Simon Pellaud (Androni Giocattoli Sidermec), Victor Campenaerts (NTT) e Josef Cerny (CCC) in avanscoperta inseguiti da altri 11 atleti che si sono staccati dal gruppo. Quando i due gruppetti si sono uniti è stato il plotone ha provare a ricucire lo strappo con la Bora in prima linea.
Alla fine il gruppo ha desistito e, sfruttando il troppo guardarsi dei rivali, è stato Cerny ad allungare da solo andando a tagliare il traguardo di Asti a braccia levate. Alle sue spalle Campenaerts, seguito dal nostro Jacopo Mosca. Ilgruppo Maglia Rosa è giunto a oltre 11′ di ritardo.