Giro 2018 tappe di Montagna
Giro 2018 tappe di Montagna, l’analisi del percorso
Giro 2018 tappe di montagna in quantità alla Corsa Rosa, scopriamo assieme le caratteristiche del percorso
Giro 2018 tappe di montagna pronte a farla da padrone in questa edizione della corsa rosa, a meno di un mese dall’avvio della corsa più amata dagli italiani scopriamo assieme i segreti delle tappe più ostiche. Il mese di aprile da sempre si divide tra le grandi classiche del nord e l’attesa della corsa italiana che da sempre scalda il cuore dell’intera penisola
Giro 2018: Le tappe di Montagna
Otto arrivi in salita, sei tappe di alta montagna, pendenze al 22 percento sullo Zoncolan, ingredienti ideali per confezionare un altro grandissimo Giro d’Italia. L’edizione 101 sarà certamente all’altezza delle aspettative degli amanti delle salite.
La prima vera frazione di montagna è prevista in occasione della Caltanissetta-Etna, con l’arrivo in salita posto a quota 1.736 metri, lo scorso anno ad imporsi, tra i big che si sono tenuti al coperto e il vento, fu Jan Polanc con Bob Jungels in maglia rosa.
Si tornerà a salire nella nona tappa, con la Pesco Sannita-Gran Sasso d’Italia (traguardo a quota 2.135 metri).
La seconda settimana di corsa si conclude con la frazione San Vito al Tagliamento-Monte Zoncolan(1.730 metri la quota finale) che non ha bisogno di alcuna presentazione.
L’ultima settimana ecco tre tappe di alta montagna da spaccare le gambe: la Tolmezzo-Sappada (tappone dolomitico), la Venaria Reale-Bardonecchia (1.908 metri, primo tappone delle Alpi occidentali) e la Susa-Cervinia (oltre 4.000 metri di dislivello con soltanto tre salite).
Quest’anno, la Cima Coppi sarà il Colle delle Finestre, inserito in occasione della 19^ tappa, quella con arrivo a Bardonecchia.
Insomma ci sarà pane per i denti degli scalatori e pare che tra questi vi sarà anche Chris Froome: il britannico del Team Sky, sarà al via sia in Italia che in Francia sub-iudice, dopo essere risultato positivo al salbutamolo in occasione dell’ultima edizione della Vuelta. Il kenyano andrà a caccia della storica doppietta riuscita a Marco Pantani nel 1998 ma il tutto dipenderà anche dall’opinione degli organizzatori delle due corse sull’opportunità della sua presenza al via. Al momento non vi è alcuna voce o possibilità che venga imposto un qualunque veto alla presenza di Froome ai nastri di partenza.