Gianpaolo Grisandi ciclista ravennate, la storia

Gianpaolo Grisandi
Gianpaolo Grisandi ciclista ravennate, dalle spiccate doti di pistard, e Campione del Mondo nell’inseguimento a squadre 1985
Gianpaolo Grisandi nasce a Ravenna il 4 dicembre 1964. Si avvicina al ciclismo entrando nella S.C. Ravenna di Claudio Brusi, nella categoria “giovanissimi” vincendo tre gare e due campionati regionali. Passato tra gli esordienti, la parabola ascendente di Grisandi prosegue con quindici vittorie e tra gli allievi fa suoi tredici allori.
Gianpaolo Grisandi tra gli juniors, grazie al suo fisico massiccio, eccelle su pista cogliendo tre titoli regionali: nel chilometro con partenza da fermo, nella velocità e nell’inseguimento. Ai campionati italiani su pista, si classifica secondo nell’inseguimento a squadre.
Su strada Gian Paolo spicca per le sue qualità di passista e velocista ottenendo nel complesso una trentina di successi.
Nel 1983 “il Griso” si laurea campione italiano inseguimento individuale, riportando il titolo tricolore in Romagna dopo il successo di Ercole Baldini e nello stesso anno conquista ma medaglia d’argento nell’inseguimento individuale e un bronzo a squadre ai mondiali militari di Barletta.
Gianpaolo Grisandi viene selezionato in nazionale come riserva per i Giochi Olimpici di di Los Angeles del 1984. Il ciclista ravennate si allena sistematicamente sull’anello del Velodromo “Servadei” di Forlì sotto gli occhi del CT Mauro Orlati.
Gianpaolo Grisandi campione italiano 1985
Nel giugno 1985 a Forlì, nel “suo” velodromo Grisandi conquista il titolo tricolore nell’inseguimento individuale dilettanti stabilendo il nuovo record del Velodromo sui quattro chilometri con il tempo di 4’51″59 superando il precedente primato di Francesco Moser.
Gianpaolo Grisandi Campione del Mondo nell’inseguimento a squadre 1985
Al luglio del 1985 al velodromo Mercante di Bassano del Grappa, Gianpaolo Grisandi è al via della prova ad inseguimento a squadre assieme a Silvio Martinello, Roberto Amadio e Massimo Brunelli. In semifinale il quartetto azzurro batte i sovietici guidati da Viatcheslav Ekimov e nella finalissima l’avversario è la Polonia che viene letteralmente annichilita dagli azzurri in un velodromo ribollente e con Adriano De Zan che urla di gioia alla TV.
Il quartetto azzurri però si “smembra” con Martinello e Amadori che passano “pro” e alle Olimpiadi di Seul 1988 per Grisandi ed il quartetto azzurro sono solamente sesti. Gianpaolo resta dilettante entrando nel Corpo forestale dello Stato conquistando nel 1990 il titolo italiano nell’inseguimento individuale.
Nel 1992 Gianpaolo Grisandi è primo al Trofeo Francesco Gennari e nel 1994 fa sua la Medaglia d’Oro G.S. Budriese e la Coppa Comune di Rivarolo del Re. A fine stagione smette di pedalare per diventare tecnico.