Gianni Bugno pretende chiarezza sul caso Froome

Gianni Bugno: “decisione rapide”!

Gianni Bugno, presidente del sindacato mondiale corridori, parla del caro Froome pretendendo chiarezza e rapidità di decisione ma a patto di non demonizzare il corridore

Gianni Bugno
Gianni Bugno

Gianni Bugno, presidente del sindacato mondiale corridori (Cpa), interviene sull’argomento del momento: la positività al doping di Chris Froome all’ultima edizione della Vuelta di Spagna.

La notizia, si sa, ha destabilizzato il mondo del ciclismo. Il corridore del Team Sky ha assunto il Salbutamolo, un composto che serve per ridurre il broncospasmo e gli attacchi di asma malattia, va detto, di cui soffre il britannico. La colpa di Froome sarebbe stata quella di eccedere nei quantitativi assunti.

Se la positività di Froome venisse tramutata in una squalifica, con molta probabilità sarebbe Vincenzo Nibali a vincerebbe la Vuelta di Spagna riscrivendo totalmente il podio con Ilunr Zakarin della Katusha Aplecin in seconda posizione e terzo Wilco Kelderman della Sunweb.

Gianni Bugno, in forza del suo ruoto vuole capire cosa sia effettivamente accaduto e pretende che i tempi di indagine siano molto brevi come raccontato a La Gazzetta dello Sport in una intervista a tutto tondo sulla vicenda che rischia di generare nuovo scetticismo sulla pulizia nel mondo delle due ruote.

Gianni Bugno: le parole alla Gazzetta

“Per la decisione sul caso Froome i tempi devono essere brevi. Non bisogna che si ripeta la vicenda Contador, che corse il Giro 2011, lo vinse e poi fu detronizzato. Ho sostenuto il nuovo presidente Uci, David Lappartient: credo in lui e ho fiducia che non ci saranno lungaggini eccessive. Io ammiro Froome, è un grande campione, fino a prova contraria credo nella sua buona fede. Non ha bisogno del Ventolin per vincere. Certo, se ha sbagliato verrà sanzionato, io non lo so, ma non va demonizzato in ogni caso”.