Giancarlo Ferretti ciclista romagnolo, la storia
Giancarlo Ferretti ciclista romagnolo, gregario fidato di Felice Gimondi e diventato direttore sportivo
Giancarlo Ferretti nasce a Lugo, in provincia di Ravenna, il 9 agosto 1941. Si avvicina giovane al ciclismo correndo tra le fila della “Baracca” con cui mette presto in mostra qualità di rilievo. Passa dilettante con la mitica Rinascita nel 1960 con cui l’anno seguente conquista la vittoria nella Coppa Amati a Rimini.
Nel ’62 il ravennate passa alla Vital di Fusignano con cui è primo in una frazione del Giro del Friuli Venezia Giulia ed al G.P. Cervellati a Bologna ed è quarto al Trofeo Napoleone Faina. Giancarlo viene selezionato dalla nazionale italiana per il Tour de l’Avenir dove è però vittima di una foratura scendendo dall’Izoard che gli fa perdere terreno quando è virtualmente maglia gialla. Il nativo di Lugo è al via dei Campionati del Mondo di Salò completando la prova al 24esimo posto.
Nel 1963 Ferretti passa professionista con la Legnano con cui è settimo al Giro dell’Emilia vinto da Franco Bitossi e con cui coglie un ottavo posto di tappa al Giro d’Italia. Nel ’64 il ravennate è quinto alla Coppa Sabatini vinta da Italo Zilioli.
Ferretti è un atleta serio e mette le sue qualità al servizio dei capitani in particolare di Felice Gimondi. Nel 1965 è quarto al Giro di Toscana vinto da Luciano Sambi e ad Giro d’Italia è sesto nella prima frazione e completa la corsa al 18esimo posto finale in quello che resterà il suo miglior piazzamento alla corsa rosa.
Nel ’66 Ferretti passa alla Sanson lavorando a supporto del team riuscendo a cogliere un terzo posto di tappa alla Tirreno-Adriatico sul traguardo di San Benedetto del Tronto dietro a Zandegù e Taccone.
Giancarlo Ferretti ottavo al Giro di Svizzera 1966
Al via del Giro di Svizzera, il nativo di Lugo, supporta i compagni Carlo Chiappano e Franco Balmamion riuscendo a completare la corsa all’ottavo posto della classifica finale a 5’54” da Ambrogio Portalupi.
L’anno seguente Ferretti passa alla Salvarani con cui chiude ottavo alla Parigi-Tours e sedicesimo alla Milano-Vignola.
Nel 1968 Giancarlo completa al terzo posto finale la Volta Ciclista a Catalunya dietro a due mostri sacri come Merckx e Gimondi, suo capitano. Ad ottobre Ferretti è quinto alla Coppa Agostoni a 55″ da Claudio Michelotto.
La stagione seguente il ciclista romagnolo ottiene un quinto posto di tappa al Tour de France ed è nono al Trofeo Masferrer. Il 1970 è l’ultimo anno da professionista per poi dedicarsi al ruolo di direttore sportivo della squadra dilettanti della “Rinascita” Ravenna guidandola alla conquista della Coppa Italia
Proprio il ruolo di DS diventa lo sbocco ideale di Ferretti che nel 1973 inizia a lavorare tra i professionisti ottenendo centinaia di vittorie e conquistandosi il soprannome di “sergente di ferro” e guidando campioni del calibro di Michele Bartoli, Alessandro Petacchi e Ivan Basso.