Giacomo Bazzan ciclista veneto, la storia

Giacomo Bazzan

Giacomo Bazzan

Giacomo Bazzan ciclista veneto, ottimo pistard, campione del Mondo dilettanti su pista a Varese nel 1971 e professionista dal ’73 al ’76

Giacomo Bazzan nasce a Vescovana, in provincia di Padova, il 13 gennaio 1950. Si avvicina al ciclismo praticando sia la strada che la pista e, nel 1969, viene selezionato in nazionale per i Campionati del Mondo di Brno conquistando la medaglia medaglia d’argento nell’inseguimento a squadre Dilettanti assieme a Pietro Algeri, Antonio Castello e Giorgio Morbiato superati sono dall’Unione Sovietica.

Nel 1970 il padovano ottiene il titolo nazionale dilettanti nell’inseguimento a squadre ed è terzo nell’inseguimento individuale alle spalle di Morbiato e Giovanni Tonoli mentre l’anno seguente è primo nella prova individuale davanti a Tonoli.

Selezionato per i Campionati del Mondo di Varese 1971 si laurea campione del mondo nell’inseguimento a squadre con Pietro Algeri, Luciano Borgognoni e Giorgio Morbiato e ottiene la medaglia di bronzo in quello individuale. Nello stesso anno, Bazzan conquista la medaglia d’oro ai Giochi del Mediterraneo di Smirne nell’inseguimento a squadre su pista.

Giacomo Bazzan viene seleazionato per i Giochi olimpici di Monaco di Baviera 1972 prendendo parte alla prova dell’inseguimento a squadre con Algeri, Borgognoni e Morbiato venendo eliminati nella fasi di qualificazione.

Giacomo Bazzan passa professionista nel 1973 con la maglia della Jollj Ceramica ottenendo un sesto posto nel prologo di Amposta alla Volta Ciclista a Catalunya. L’anno seguente il padovano è secondo al Col San Martino alle spalle di Gimondi e al Giro di Svizzera ottiene due quarti posto di tappa sui traguardi di Diessenhoften e Bellinzona. Su pista viene chiamato in nazionale per i campionati del Mondo di Montreal completando l’inseguimento individuale all’ottavo posto.

Nel 1975 Giacomo è quinto nella tappa di Ancona al Giro d’Italia e prende parte per la prima ed unica volta in carriera al Tour de France completando al quarto posto la tappa con arrivo a Le Mans alle spalle di Jacques Esclassan, Rik Van Linden e Robert Mankiewicz. Ai Mondiali su pista di Rocourt chiude ai piedi del podio la prova dell’inseguimento individuale.

Passato alla Ferrauto, chiude la carriera professionistica nel 1976, a soli 26 anni. la notte di Natale 2019 muore a poco meno di 70 anni.