Frodi tecnologiche: lotta a tutto campo
Frodi tecnologiche: l’UCI non molla
Frodi tecnologiche, una piaga del ciclismo sollevata anche da David Lappartient su cui l’UCI non vuole abbassare la guardia
Frodi tecnologiche uno dei punti di forza del programma di David Lappartient con cui ha ottenuto il ruolo di presidente dell’UCI. L’obiettivo dell’Unione Ciclistica Internazionale è quella di introdurre uno speciale controllo con i raggi X sulle biciclette dei vincitori ma non solo: il miglioramento tecnologico renderà possibile anche il controllo in gara delle biciclette e delle ruote al fine di evitare eventuali comportamenti irregolari. L’obiettivo è quello di ridare credibilità ad un movimento che ha visto tante ombre e sospetti sollevarsi dando garanzie di vittorie trasparenti sul piano tecnologico.
Frodi tecnologiche: il comunicato dell’UCI
L’Unione Ciclistica Internazionale (UCI) ha presentato oggi i metodi di rilevamento che utilizzerà per contrastare le frodi tecnologiche durante la stagione 2018 e ha anche presentato tecnologie innovative attualmente in fase di sviluppo.
La lotta contro la frode tecnologica è stata un tema centrale dell’impegno di David Lappartient per le federazioni nazionali del ciclismo al Congresso UCI il 21 settembre 2017; l’annuncio di oggi arriva esattamente sei mesi dopo che il francese è stato eletto presidente.
Alla conferenza stampa erano presenti anche Bob Stapleton, membro del comitato di gestione dell’UCI e presidente della UCI Equipment and Fight against Technological Fraud Commission; Jean-Christophe Péraud – Responsabile dell’UCI sulle attrezzature e lotta contro la frode tecnologica; e Gabriele Fioni – vicedirettore della ricerca tecnologica presso il CEA (Commissione francese per le energie atomiche e le energie alternative).
Per la stagione 2018, l’UCI implementerà una serie di misure che comprende tutti i metodi di rilevamento attualmente disponibili. Oltre ai tablet di scansione magnetica e alle termocamere già in uso, l’UCI ha acquisito un’unità mobile a raggi X appositamente progettata per la lotta contro le frodi tecnologiche.
L’attrezzatura per i raggi X è completamente sicura per i suoi operatori e per il pubblico, e sarà trasportata da una gara all’altra nel corso della stagione. Capace di produrre un’immagine a raggi X di una bici completa in soli cinque minuti, questa tecnologia verrà utilizzata per convalidare le prestazioni dei corridori di punta e rimuovere ogni sospetto sui risultati delle gare.
Sviluppato con il supporto di VJ Technologies – un rinomato fornitore di soluzioni tecnologiche a raggi X per l’industria automobilistica, aerospaziale, dell’energia nucleare e delle armi – il metodo ha ottenuto le autorizzazioni necessarie per l’uso nei paesi che ospitano gli eventi di punta del ciclismo.
Grazie a questi tre metodi complementari, l’UCI può ora avvicinarsi a questa stagione con il piano d’azione più solido mai messo in atto per combattere le frodi tecnologiche, con test programmati per 150 giorni di corse in tutti e cinque i continenti. Verranno coperte tutte le discipline e le categorie di età.
Con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente queste misure ed eliminare qualsiasi dubbio persistente, l’UCI ha anche annunciato una partnership con CEA Tech.
CEA è stata definita come l’istituzione di ricerca pubblica più innovativa in Europa da Reuters / Clarivate nel 2017. CEA Tech è l’unità di ricerca dell’organizzazione e sviluppa tecnologie avanzate per migliorare la competitività aziendale attraverso l’innovazione, le prestazioni e la differenziazione di prodotti e servizi, nonché come aprire nuovi mercati aziendali.
La partnership tra UCI e CEA Tech mira a capitalizzare l’esperienza tecnologica di quest’ultima al fine di identificare l’approccio ottimale alla progettazione di dispositivi per rilevare i campi magnetici associati ai motori nascosti. L’obiettivo è quello di offrire un monitoraggio continuo in tempo reale per l’intera durata di una gara.
Per rafforzare le sue risorse nella lotta contro le frodi tecnologiche, l’UCI sta anche lavorando su un dispositivo di rilevamento portatile, basato sulla tecnologia di rilevamento magnetico, che sarebbe accessibile alle Federazioni Nazionali. L’UCI alla fine mira a sviluppare un sistema di tracciamento delle attrezzature (telai e ruote) basato sull’identificazione a radiofrequenza (RFID).