Franco Calvi ciclista milanese anni ’70

Franco Calvi

Franco Calvi

Franco Calvi: la sua carriera

Franco Calvi ciclista in grado di cogliere discreti risultati tra i dilettanti che passato professionista non trova continuità e si ritira dopo due stagioni

Franco Calvi nasce a Gaggiano in provincia di Milano il 9 gennaio 1951. Inizia a pedalare su una  bicicletta Lupo Mascheroni, ovvero il meccanico di Bartali e della Legnano commilitone del padre e internato in un campo di concentramento in Polonia.
La prima corsa, da esordiente, in Liguria, Franco è un è spaesato, frena quando vede i semafori ma chiude comunque terzo. Franco coglie il primo successo giovanile con i colori del Pedale Veloce di Gaggiano e regala la medaglia al suo capo, Calvi lavora in fatti in una macelleria.
Dopo le categorie giovanili passa dilettante mettendo in luce discrete doti di passista veloce. Purtroppo per franco il suo spunto veloce non è dei migliori il che lo costringe, spesso, ad accontentarsi dei piazzamenti.
Atleta serio e determinato, tra i i dilettanti veste i colori del P.V. Gaggiano con cui nel 1974 cogli diversi ottimi piazzamenti tra cui spicca il terzo posto al Trofeo Montodinese e al Circuito del Porto. Nella stessa stagione è quarto alla Coppa Molteni suscitando l’interesse Zonca – Santini che lo fa passare professionista nel 1975.
 
Franco Calvi tra “i grandi” soffre un po’ il chilometraggio delle corse professionistiche e lo spunto veloce, che tra i dilettanti gli spalanca le porte per buoni piazzamenti, viene un po’ a mancare. Nel primo anno ottiene un quindicesimo posto alla Coppa Sabatini e lavora come valido gregario prendendo parte e concludendo il Giro d’Italia 1975 al settantesimo ed ultimo posto finale.
Qualche  settimane dopo la fine della corsa rosa trova una cartolina nella posta che lo invita a recarsi a ritirare un premio: si reca a Milano dove un gruppo di sportivi gli consegna una busta con 150.000 lire dentro a testimonianza di come il pubblico avesse gradito il suo impegno per completare la corsa.
Al Giro di Sardegna è alla ruota di Merckx, non vede un paletto a bordo strada e cade a terra. Si rialza ancora tramortito e parte all’inseguimento dei primi aiutato dai compagni di Eddy che lo vede e gli chiede come sta, per Franco, umile e sincero, l’attenzione di un simile campione vale più di una vittoria.
Nel 1976 Franco veste la maglia della G.B.C. – TV Color – Sony ma non riesce a trovare continuità lasciando anzitempo il Giro d’Italia e scegliendo, a fine stagione, di abbandonare il ciclismo.
.