Floyd Landis tra doping e marijuana

Floyd Landis dalla positività al doping alla coltivazione di canapa

Floyd Landis
Floyd Landis in una serra

Floyd Landis dal doping passa alla coltivazione di canapa, la notizia non è recente, anzi è di qualche anno fa ma vogliamo tornare sulla storia di un corridore assolutamente controverso che ha vissuto lo splendore del periodo Armstrong, l’ostracismo del texano dopo la positività e che ha avuto la forza di parlare e di rialzarsi.

Floyd Landis: chi è?

Floyd Landis nasce a Lancaster nel 1975 è cresciuto a Ephrata nel cuore della Dutch Country della Pennsylvania la patria degli Amish e dei Mennoiti. Figlio di Arlene e Paul viene cresciuto seguendo la dottrina mennoita in cui si interpreta in modo letterale la bibbia. Fino ai 19 anni vive nella ristretta comunità in cui le esigenze quotidiane sono ridotte all’osso e le distrazioni quasi inesistenti. La sua educazione è improntata sull’idea di rendere gloria a Dio e condurre una vita semplice. Il suo carattere però è ribelle, quando copie vent’anni parte per la California in bicicletta (a proposito, i suoi primi allenamenti furono notturni perché non era contemplato usare la bicicletta per diletto tra la sua comunità). Anni dopo Landis parlava della sua famiglia come “un grande ostacolo, per via del suo credo, alla mia attività sportiva” e ricordando l’infanzia descrive cosi la sua vita “funzione religiosa tre volte a settimana, niente televisione, niente sport, niente attività fisica di domenica. E soprattutto niente contatti con i non virtuosi”

Landis firma con la US Postal nel 2001 per sostituire Livingston e Hamilton come gregario di Armstrong. Floyd è un tipo particolare, al limite del paranoico, di certo molto propenso all’esagerazione. Il suo compagno di allenamenti e vita è David Zabriskie (altra figura controversa della Postal) al quale confessa il suo astio per Lance Armstrong. Il suo stile di vita è infatti molto diverso da quello del texano (Floyd riusciva a bersi 10,20 cappuccini mandando su tutte le furie il suo capitano) sia per i soldi percepiti che per l’esasperazione del concetto di professionista di Lance.

Dopo essersi messo in mostra dal 2002 al 2004 alla corte di Armstong, FLoyd entra in conflitto con i vertici della squadra e col texano per via delle disparità di trattamento e per l’essersi accorto che venivano vendute alcune biciclette per team per sovvenzionare il programma dopante.

Floyd Landis: 72 ore di gloria e poi l’oblio

Floyd passa alla Phonak per assumere i gradi di leader e corre il Tour de France 2006 da favorito, complice molte defezioni di campione per via dell’Operacion Puerto. Mentre era in maglia gialla accusa una forte crisi che gli fa perdere ben 8 minuti, il giorno seguente nell’arrivo di Morzine recupererà in modo sorprendete tanto da riguadagnare 7 minuti sul rivale Óscar Pereiro. Nella cronometro conclusiva farà suo il Tour.

Qualche giorno dopo la conclusione della Grand Boucle , il 26 luglio, sul giornale anese Ekstra Bladet  venne pubblicata la notizia di un corridore ben messo in classifica trovato positivo in un controllo fatto a Morzine. Fu la stessa Phonak ad annunciare che si trattava di Landis. Il Tour gli venne tolto ed iniziò il calvario di Floyd. Osteggiato dal mondo di Armstrong faticò a trovare un contratto fino a quando decise di scoperchiare il silenzio sulle pratiche dell’Us Postal..

Floyd Landis: la nuova vita, commercico di marijuana!

Floyd Landis
Floyd Landis orgoglioso del suo Brand

Finiti i guai giudiziari e le sfilate davanti all’USADA (l’agenzia americana contro il doping), Floyd Landis ha aperto in Colorado la Floyd’s of Leadville assieme a David Zabriskie, famoso al tempo per essere stato il primo corridore vegano (e con un trascorso tenebroso). I due coltivano cannabis (attività legale in Colorado) per usi terapeutici “esistono dolori fisici e dolori psicologici, la marijuana li cura entrambi e non ha controindicazioni” dichiara Floyd.

Landis, già vittima di problemi di depressione (nel libro The Fall di Juliet Macur si dice che sia stato lo stesso Zabriskie a indurlo a non buttarsi da una finestra di un Hotel), dopo le vicende legate alla positività al Tour e a tutto quello che ne è sortito ha vissuto momenti davvero tormentati. Secondo le parole di Landis proprio la cannabis lo aiutò ad uscire da quel vortice e la sua azienda è il risultato di quel dolore.

Floyd e David hanno preso parte ad alcune corse amatoriali sfoggiando la divisa con i loghi aziendali; Il giro d’affari ha già superato il milione di dollari e sicuramente Floyd e David se la stanno ridendo pensando al destino del loro ex capitano.

 

 

 

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