Filippo Pozzato scrive al padre defunto
Filippo Pozzato scrive una lettera aperta al padre Carlo
Filippo Pozzato scrive una lettera al padre recentemente mancato in cui racconta a cuore aperto l’amore e l’importanza che la figura paterna ha ricoperto nella sua vita
Filippo Pozzato scrive una al padre Carlo, deceduto due giorni fa presso l’Ospedale San Bortolo di Vicenza a seguito di una brutta malattia, in cui racconta senza veli il rapporto che ha unito in vita padre e figlio. Il corridore della Wilier Triestina Selle Italia, informato delle pessime condizioni di salute del papà aveva prontamente abbandonato la corso rosa per correre al capezzale del padre morente.
La causa della morte di Carlo Pozzato è stato un arresto cardiaco certamente correlato al quadro clinico compromesso in cui versava. La Wilier ha corso con il lutto al braccio per commemorare la scomparsa del padre di Pippo.
Sui propri canali social, Filippo Pozzato ha scritto un post decisamente profondo e a tratti straziante per tributare il giusto omaggio a una figura importante come quella del padre:
“ciao Papà. Non riesco a dirti tante parole anche in questo momento. Sinceramente non ci sono mai riuscito, perché sono sempre stato orgoglioso come lo eri te. Stavamo settimane senza sentirci e vederci ma ogni volta che sentivo la Mamma sapevo che tu eri lì ad ascoltare e farmi sentire la tua presenza. Dietro a quella tua maschera da “orso duro” celavi la tua bontà ed il tuo amore. Per qualsiasi cosa non hai mai detto di no. Eri orgoglioso di me e so quanto ti ho fatto incazzare in questi anni di ciclismo e quanto ti facevano arrabbiare le critiche verso di me, sul mio talento sprecato o di quel mondiale buttato al vento. Ci stavi male, non lo davi a vedere ma io l’ho sempre saputo ed è per questo che ti dicevo: stai tranquillo perché voglio essere apprezzato per l’uomo che sono e non per l’atleta. Oggi più che mai ti prometto che farò di tutto per renderti orgoglioso di questo. Perché quello che mi hai insegnato l’ho sempre portato dentro, anche se poi interpretavo i tuoi insegnamenti in maniera diversa. In fondo ti piacevo così “stano e diverso” dal tuo essere pacato e impostato. In questa giornata così triste ho capito quanto eri e sarai importante per me. Arriva il giorno in cui bisogna diventare finalmente grande. Ora ci penserò io a mamma, pamy e le tue nipotine. Tu guidaci da lassù. Ciao Papà. Filippo”.