Eravamo giovani e incoscienti, la recensione

Eravamo giovani e incoscienti

Eravamo giovani e incoscienti

Eravamo giovani e incoscienti, la biografia di Laurent Fignon edito da Mulatero Editore nella collana Pagine al Vento

Eravamo giovani e incoscienti è l’autobiografia di Laurent Fignon, campione di ciclismo francese vincitore di due Tour de France, un Giro d’Italia e due Milano-Sanremo. Sin dalle prime pagine l’ex ciclista francese, scomparso nel 2010 per un male incurabile, affronta di petto quella che è stata una delle ferite più dure da assorbire della sue carriera sportiva: la sconfitta patita contro il suo ex compagno, Greg LeMond, al Tour de France 1989 per solo otto secondi. Quello fu il minor distacco mai registrato tra il vincitore ed il secondo della Grand Boucle.

Quello che appare subito chiaro e decisamente piacevole è l’approccio “a posteriori” e “umano” che Laurent ha dato al suo libro. Prima che l’atleta, a scrivere è l’uomo con le sue debolezze ma anche con l’esperienza e la saggezza dell’uomo che, conscio dei propri successi professionali, può osservare quasi in modo asettico eventi che lo hanno toccato direttamente.

E’ un libo piacevo ed emozionante Eravamo giovani e incoscienti, uno splendido spaccato non solo sul campione transalpino e sulla sua storia ma anche uno sguardo su di un ciclismo che, piaccia o non piaccia, non esiste più.

In tanti hanno amato Fignon, ameno tanti quanti l’hanno sportivamente odiato. Persona schietta e diretta, a volte anche a discapito della propria immagine pubblica, Laurent lascia trasparire nelle pagine tutto quel senso di precarietà tipica della vita di uno sportivo in cui anche un evento marginale come un dolore possa nascondere un infortunio che può porre fine all’ascesa di un mito.

Amicizia, lealtà tra compagni di team ma anche durezza e confronti franchi sono l’humus in cui si è sviluppata la carriera ciclistica del transalpino e proprio il senso di fratellanza e cameratismo che ha contraddistinto il ciclismo degli anni ’80 sono il filo conduttore (non senza nostalgia) delle pagine di questo libro.

Elemento chiave della fluida narrazione che accompagna il lettore è la figura umana (e professionale) del direttore della Renault (prima) e della System U, poi, Cyril Guimard. Anche solo i dettagli del rapporto tra il campione ed il suo mentore rendono imperdibile questo libro. Ma Eravamo giovani e incoscienti è molto, molto di più. E’ un libro che suggeriamo a chi si è esaltato vedendo quel talento biondino e occhialuto (uno dei suoi tratti distintivi erano proprio gli occhiali da vista con montatura in metallo= pedalare sulle strade delle principali corse ciclistiche mondiali ma anche a chi, curioso di scoprire il ciclismo che fu vuole avvicinarsi ad un ciclista che scrisse pagine di storia in sella e non solo.

Amicizia, lealtà, fratellanza tutti aspetti che escono nella pagine del libro con alcuni personaggi meno noti come l’amico Pascal Jules o il massaggiatore Alain Gallopin ad affiancare figure leggendarie come, appunto Guimard o il fenomenale  Hinault o l’amico-nemico Greg LeMond.

La storia di Laurent si intreccia, inevitabilmente, con le tante storie vere o false legate al ciclismo e al suo “vizio” dell’aiutino esterno. Fignon analizza il tutto con schiettezza e raziocinio così come affronta in modo netto e senza mezze parole la difficoltà di lasciare il ciclismo che tanto ha amato ma in cui, complice l’avvento del doping “selvaggio” non ci si riconosce più.

Ne esce uno splendido ritratto del “Professor Fignon”, come in molti lo chiamavano per il suo look ma anche per la sua voglia di conoscenza e cultura. Seppur campione conclamato e osannato Laurent nel suo libro non da mai l’impressione di volersi autocelebrare anzi, possiamo dirlo, pone un accento critico su molti aspetti della sua vita e offre quasi un maggior rilievo al lato umano prima ancora di quello sportivo del suo essere campione.

Eravamo giovani e incoscienti è un libro “bruciante” di vita vera, bruciante come uno degli scatti tipici di Fignon, tipici della sua forza e della sua energia.

Il libro, vera lezione di vita, offerta dal Professore merita assolutamente di essere letto e assaporato. Pubblicato in Francia nel 2009 (Nous étions jeunes et insouciants con la collaborazione di Jean-Emmanuel Ducoin) prima della morte del campione avvenuta nel 2010, ora è disponibile in Italia in questa imperdibile collana di Mulatero Editore in cui ogni libro è una autentica ed imperdibile perla!

Il libro (Traduzione di Gino Cervi, art direction Tundra) è acquistabile nelle migliori librerie, nei principali marketplace online e, soprattutto direttamente sul sito dell’editore.

Laurent Fignon
Eravamo giovani e incoscienti
Traduzione di Gino Cervi
Pagine al Vento – Mulatero
pp. 291
21€