Domenico De Lillo ciclista milanese, la storia
Domenico De Lillo ciclista milanese dalle qualità di pistard, tre volte medaglia di bronzo mondiale nel mezzofondo dietro motore
Domenico De Lillo nasce il 30 Agosto 1937 nel quartiere Isola a Milano. “Nino”, come tutti lo chiamano, cresce in Via Garigliano 3, nello stesso palazzo che diede i natali a Luciano Beretta. Si avvicina al ciclismo seguendo la passione del padre Pasquale che porta il piccolo Domenico al Vigorelli per assistere alle corse su pista. A quindici anni, inizia a correre, su strada ma soprattutto su pista dedicandosi al mezzofondo.
Tra i dilettanti conquista tre titoli di campione italiano: nel 1959, nel 1960 e nel 1961 e l’anno seguente passa professionista con la Ignis proseguendo nell’attività su pista. Domenico conquista il tricolore nel 1965, nel 1966, nel 1967, nel 1969, nel 1970, nel 1971.
Nel 1967 conquista la sua prima medaglia a livello internazionale: il bronzo ai Mondiali di Amsterdam davanti a 50.000 persone sempre nella prova dietro a motore superato dai belgi Leo Proost e Romain De Loof. De Lillo conquista la medaglia di Bronzo anche nel 1969 ai Mondiali di Brno dietro all’olandese Jaap Oudkerk e al belga Theo Verschueren.
Nel 1971 ai Campionati del Mondo di Varese conquista nuovamente la medaglia di bronzo dietro a Verschueren e all’olandese Jaap Oudkerk.
Nell’agosto del 1971, sulla pista di Bassano del Grappa, Domenico De Lillo stabilisce il record mondiale dietro motori dell’ora, con 73,83 chilometri. Nel 1972 corre per la Dreher e, sceso di sella rimane nel ciclismo, prima come pacer e poi come funzionario direttivo. Dal 1986 al 1989 ha diretto la squadra ciclistica Bianchi e dal 1994 è membro del comitato tecnico della Federazione Italiana Ciclismo Professionistico.
Domenico De Lillo il 7 dicembre 2015 riceve l’Ambrogino d’Oro.