Davide Rebellin muore investito da un camion

Davide Rebellin (fonte Wikipedia)

Davide Rebellin (fonte Wikipedia)

Davide Rebellin muore investito da un camion in allenamento, si sta definendo l’esatta dinamica degli accadimenti

Davide Rebellin ha perso la vita quest’oggi mentre si stava allenando nel vicentino. L’ex professionista 51enne aveva da poco annunciato il suo addio alle corse ma, chiaramente, non aveva appesa la bicicletta al chiodo.  Rebellin aveva infatti corso la sua ultima gara da professionista il 16 ottobre scorso lungo le strade di casa alla Veneto Classic.


Questa mattina, mentre si stava allenando lungo la Strada Regionale 11 a Montebello Vicentino, attorno all’ora di mezzogiorni, è stato investito da un camion. L’incidente è avvenuto nel pressi di un bar-ristorante, “La Padana”. Secondo le prima ricostruzione un camion mentre usciva da uno svincolo avrebbe travolto l’ex campione. Sul posto sono accorsi prontamente i soccorsi ma non vi è stato nulla da fare se non costatare il decesso di Davide.

I Carabinieri sono al lavoro per definire l’esatta dinamica e rintracciare il camionista che non si è fermato e non è chiaro se si sia accorto dell’accadimento e non abbia prestato i soccorsi o se abbia volontariamente scelto di “scappare”.

La morte di Rebellin riporta alla mente la ferita ancora aperta per la morte, sempre per investimento, di Michele Scarponi avvenuta nel 2017.

Particolarmente toccato dall’accadimento Vincenzo Nibali, a lungo suo compagno di nazionale: “Rimango tremendamente scioccato nell’apprendere questa triste notizia. Che la terra ti sia lieve, R.I.P. Davide” il posto dello Squalo sui social.

Sconvolto dalla morte di Davide, anche l’ex CT della nazionale, Cassani: “Sono senza parole…. siamo sempre qui a piangere amici e persone che vanno in bici”.

La morte di Davide Rebellin ha colpito anche gli organizzatori del Giro che ha cancellato la presentazione della nuova maglia rosa prevista per questo pomeriggio nel centro di Milano (maglia rosa che Davide aveva indossato per sei giorni consecutivi nel 1996 al Giro d’Italia)

Notizia in aggiornamento