Davide Malacarne ciclista veneto, la storia
Davide Malacarne ciclista veneto, ottimo nel ciclocross e professionista con Quick-Step , Team Europcar e Astana Pro Team.
Davide Malacarne nasce l’11 luglio 1987 a Feltre, in provincia di Belluno, ma cresce a Lamon iniziando a praticare il ciclismo all’età di sei anni. Nel 2000 si avvicina anche al mondo del ciclocross mettendosi in luce sia tra gli esordienti che tra gli allievi.
Nel 2004 è sesto al Tour d’Istrie e, passato tra gli juniores, a gennaio 2005, Davide si laurea Campione del Mondo ciclocross di categoria a Sankt Wendel, in Germania, davanti allo svizzero Julien Taramarcaz ed al tedesco Christoph Pfingsten diventando il primo atleta azzurro della storia a conquistare un simile risultato.
Nella stagione ottiene il titolo nazionale italiano e conquista la Coppa del Mondo sempre nel ciclocross davanti all’olandese Ricardo van der Velde ed a Taramarcaz. Su strada conquista la vittoria del Giro delle Conche e del Trofeo Dorigo Porte mentre nel 2006 Davide, passato alla Zalf-Fior, si impone nella Coppa Città di Lonigo, al Trofeo Matteotti riservato agli Under-23 diventando il più giovane atlete a conquistare questa manifestazione.
Al Giro del Veneto e delle Dolomiti, Malacarne veste la maglia della Nazionale Under-23 ed è protagonista conquistando la seconda frazione con arrivo al Passo Pecol ottenendo anche la vittoria finale.
Le qualità di Davide Malacarne attirano l’attenzione di Patrick Lefevere che lo vuole nella sua Quick Step, mettendolo sotto contratto già nel 2006 ma il veneto resta tra gli Under23.
Nel 2007 il veneto conquista il Giro delle Valli Areatine davanti a Dan Craven e a Vincenzo Garofalo, è secondo al Giro Ciclistico del Cigno e quarto alla Coppa San Geo.
Davide Malacarne, l’anno seguente passa alla Lucchini-Neri-Nuova Comauto, vincendo il prestigioso Giro del Belvedere, gara valida per l’UCI Europe Tour, davanti a Matteo Collodel e Pierpaolo De Negri; in quell’annata il feltrino ottiene anche l’ottavo posto al G.P. Industria, Commercio ed Artigianato – Vignole di Quarrata ed al Trofeo Alcide De Gasperi.
Il veneto passa professionista nel 2009 con la Quick-Step dopo l’esperienza come “stagiaire” di fine 2008. Al primo anno da pro è secondo nella classifica generale del Presidential Cycling Tour of Turkey alle spalle di Daryl Impey, viene schierato al Giro d’Italia dove si ritira durante la 18esima tappa ed è quarto alla Coppa Sabatini alle spalle di Philippe Gilbert, Giovanni Visconti e Leonardo Bertagnolli.
Malacarne vince una tappa alla Vuelta a Catalunya 2010
Il 2010 vede Malacarne conquistare la prima vittoria tra i pro nella quinta frazione della Volta Ciclista a Catalunya da Ascó a Cabacés quando, al termine di una fuga di 165 chilometri, di cui gli ultimi 20 in solitaria, taglia l’arrivo con 36 secondi di margine sul tedesco Andreas Klöden e 37 su Luis León Sánchez. Durante la Freccia del Brabante il bellunese finisce contro una vettura mentre è all’inseguimento del plotone procurandosi la frattura del gomito e dello scafoide. Rientrato alle corse per la Vuelta a España è vittima della mononucleosi ma riesce comunque a completare la corsa.
L’anno seguente, nella sesta frazione della Tirreno-Adriatico va in fuga in compagnia del costaricano Andrey Amador ma viene ripreso a qualche centinaia di metri dall’arrivo ma grazie ai suoi attacchi veste la maglia di leader della montagna nella corsa dei due mari davanti allo spagnolo Javier Aramendia.
Passato alla corte di Jean-René Bernaudeau e del suo Team Europcar per la stagione sportiva 2012, Davide è quarto al Les Boucles du Sud Ardèche e quinto al Grand Prix d’Ouverture inoltra fa il suo esordio al Tour de France completando la corsa al 59esimo posto finale.
L’anno successivo, alla Parigi-Nizza, è secondo nella terza tappa da Châtel-Guyon a Brioude alle spalle di Andrew Talansky. Al Giro del Mediterraneo è quinto di tappa ed alla Freccia del Brabante coglie un bel settimo posto a diciassette secondi da Peter Sagan mentre al Tour de France 2013 è solamente 49esimo.
Al Giro d’Italia 2014 il veneto va in fuga, assieme ad altri dodici atleti, nella Lugo-Sestola ma viene bruciato allo sprint dall’olandese Pieter Weening. Malacarne chiude la corsa rosa al 39esimo posto. Nel 2015 passa all’Astana e coglie un decimo posto di tappa alla Volta Ciclista a Catalunya lavorando principalmente a supporto di Fabio Aru durante il Giro d’Italia in cui il sardo chiude secondo. L’anno successivo è al servizio di Nibali nella conquista del Giro d’Italia 2016.
A fine stagione Davide decide di abbandonare il professionismo.