Cos’è il ventaglio nel ciclismo?
Il ventaglio nel ciclismo è una delle situazioni tattiche tipiche delle tappe con vento, scopriamone cos’è!
Il Ventaglio nel ciclismo èun termine che molto spesso accompagna le telecronache delle tappe del Tour de France o delle classiche del nord quando il plotone si trova ad affrontare zone in prossimità della costa o in generale zone ventose.
I ventagli sono un delle situazioni tattiche di corsa più difficili da affrontare soprattutto se non ci si è mai trovate ad affrontarla. Non è raro vedere uomini di classifica venire letteralmente spazzati via da queste situazioni come, se non più, di quanto può accadere in una tappa di montagna.
Perché si dice ventaglio?
Il nome è emblematico della configurazione “estetica” che prende il gruppo. In sostanza si smette di stare in fila e si crea una “sovrapposizione” di ciclisti che, viaggiando sfalsati, riescono a meglio ripararsi dal vento facendo prendere al plotone proprio la forma di un ventaglio.
Come si crea un ventaglio nel ciclismo?
Di solito i ventagli si formano lungo strade dritte e poco riparate (come appunto le strade lungo la costa) in condizioni di vento che soffia di traverso. Il vento, nemico acerrimo dei ciclisti, va ad impattare sulle spalle e sul fianco del ciclista.
Un ruolo fondamentale nella riuscita di un ventaglio lo gioca lo “stopper”, ovvero l’ultimo ciclista a comporre il ventaglio. Il limite ultimo del ventaglio è definito dalla larghezza della strada: riempita la careggiata bisogna disporsi in fila indiana con conseguente maggior dispendio di energie. Ecco che può partire un secondo ventaglio che spezza, di fatto, il plotone generando anche altissimi gap all’arrivo.
Insomma quando c’è vento laterale e careggiata dritta i ciclisti più esperti sono i primi a comprendere l’importanza di stare con gli occhi aperti perché, se si apre un ventaglio, la tappa più apparentemente facile può diventare un calvario!