Claudio Corti “non ricordo l’asma di Froome”
Claudio Corti DS di Froome alla Barloworld parla del Kenyano
Claudio Corti DS di Froome alla Barloworld: “Froome ha l’asma? Io non me lo ricordo chiedete al dottore dell’epoca”
Claudio Corti è stato uno dei direttori sportivi storici del ciclismo italiano, fu il primo a dare fiducia a Chris Froome ai tempi in cui dirigeva la Barloworld. In una intervista a tuttobiciweb ha raccontato come ha scoperto quello che attualmente, al di la delle polemiche in corso, è il campione più affermato del ciclismo mondiale.
“Eravamo a fare il Giro del Capo, si arrivava a Stellenbosch con un arrivo con 4 chilometri di salita finale. Erano rimasti davanti alcuni miei ragazzi e questo ragazzo pallido e magro, con la maglia bianca. Mulinava, era agile. Alla fine andai a parlare con lui, mi raccontò che viveva da solo, si era trasferito in Sudafrica per correre. Non ci volle molto a convincerlo a venire in Italia. E’ rimasto con noi due anni, ma sono stato io a scoprirlo o a farlo crescere, non mi piace appropriarmi dei successi degli altri”.
Insomma Claudio conosce bene l’attuale capitano del Team Sky, lo ha visto diventare uomo e la polemica che infuria sulla testa del corridore può essere ben letta dall’ex DS “questa cosa è brutta per tutto il movimento. Non ha vinto quello che ha vinto grazie al salbutamolo ma è una situazione che va risolta. Il problema è che nella sua squadra non vogliono ammettere neanche uno sbaglio. Mi meraviglio di Brailsford, che ha sempre sventagliato la bandiera dell’etica: se c’è una regola, bisogna rispettarla”.
Il rispetto delle regole è alla base della corretta gestione di uno sport, lo abbiamo visto anche in altri ambiti: se una regola viene infranta si apre il “sospetto” e in uno sport come il nostro in cui il sospetto la fa da padrone da troppi anni avere un dubbio sullo sportivo di spicco potrebbe comportare la totale perdita di credibilità del ciclismo.
“C’è qualcosa nel regolamento che va messo a posto – ha detto Corti – io di asma non me ne intendo non l’ho mai avuta ma credo nel rispetto delle regole e l’UCI non so se lo sta facendo”.
Già l’asma, pare che tanti corridori hanno l’asma e riescono a emergere ugualmente ma Froome l’ha sempre avuta? “Io non me lo ricordo – dichiara il DS – bisognerebbe parlare con Mantovani, il dottore della Barloworld. Io lo ricordo come un ragazzo maturo, indipendente, determinato. Venne a vivere a Chiari, non aveva la macchina e gli prestavo la mia quando doveva andare a trovare la sua ragazza. Non era certamente il corridore di oggi ma era già forte, al Tour del 2008 da debuttante chiuse l’ultima cronometro al quattordicesimo posto, se non hai qualità non fai una prova del genere”.