C’era una volta la Salvarani recensione del libro

C’era una volta la Salvarani di Gandolfi e Freschi

C’era una volta la Salvarani di Paolo Gandolfi e Alessandro Freschi edito da Kriss Editore racconta la storia della squadra di ciclismo e non solo

C'era una volta la Salvarani
C’era una volta la Salvarani

C’era una volta la Salvarani e oggi c’è ancora grazie al prezioso lavoro di Paolo Gandolfi e Alessandro Freschi che in questo libro edito da Kriss Editore raccontano l’impegno della nota azienda parmigiana non solo a sostegno della nota squadra di ciclismo ma dello sport cittadino.

Salvarani, infatti, a Parma significa ben più che ciclismo professionistico ma anche altre discipline come il baseball, il basket e la pallavolo in cui il nome dell’azienda è legato a momenti di sport di altissimo profilo.

C’era una volta la Salvarani non è solo la storia dello sport parmense ma è uno spaccato dell’Italia del boom economico in cui anche “la provincia” poteva cullare sogni di gloria grazie ad una realtà imprenditoriale illuminata.

Nel 1962 vede la luce il Gruppo Sportivo voluto dai fratelli Salvarani per diffondere il nome dell’azienda di famiglia nel mondo. I più anziani ricorderanno la mitica cronometro del Giro d’Italia 1966 vinta da Vittorio Adorni con arrivo a Baganzola alll’ingresso della fabbrica: Piazza Luigi Salvarani.

Nel 1972, con la vittoria al Mondiale di Gap, Salvarani decide di abbandonare il mondo del  ciclismo professionistico dopo aver lasciato un segno indelebile nel tempo fatto di grandi trionfi e mille emozioni.

Oggi è giusto commemorare con un libro ricco di contributi fotografici e memorabilia il ricordo nel marchio di cucine indissolubilmente legato allo sport e a grandi campioni.

C’era una volta la Salvarani: gli autori

PAOLO GANDOLFI

Ex insegnante di educazione fisica con una buona carriera nella Pallacanestro fra Roma, Napoli e Parma nei ruoli di giocatore, allenatore e direttore sportivo in varie società della Penisola. Direttore Generale di Basket Parma nell’anno, mitico, dell’unico Scudetto della Pallacanestro cittadina, Vicepresidente della Sezione di Parma dei Veterani dello Sport. Nel 2015 ha pubblicato con Graziano Tonelli il libro “Anche io ho giocato a Pallacanestro, ricordi e personaggi del basket parmense” nel quale viene raccontata la storia di questa disciplina a livello provinciale. Da anni collabora con Alessandro Freschi all’edizione di pubblicazioni sul ciclismo, organizzando anche mostre sulla medesima disciplina e sullo sport. Collezionista di materiale sportivo conosciuto a livello europeo e pubblicista.

ALESSANDRO FRESCHI

Appassionato fin da bambino di sport, ha praticato il calcio, diventando anche allenatore e, fino alla categoria Juniores, il tennistavolo. Folgorato dalla passione per il ciclismo, ha scalato da cicloamatore, la quasi totalità delle salite alpine italiane e francesi. Laureato in Economia Aziendale, dopo una lunga esperienza bancaria si dedica ora ad attività legate al mondo tipografico ed editoriale. Collezionista di materiale sportivo, ha curato, insieme all’amico Paolo Gandolfi, diverse pubblicazioni legate all’argomento, tra le quali “Pista, Strada, arriva la Ignis”, racconto dell’epopea del G.S. Ignis oltre a svariate mostre a tema sportivo. Col suo primo libro “Un Parmigiano al Parco dei Principi”, ha narrato la storia romanzata della squadra Salvarani di Parma ed il periodo d’oro del ciclismo parmense, ottenendo la menzione d’onore al Premio “Letteratura e Sport” di Compiano. Nel 2015 ha pubblicato il libro “Cercando Carter”, romanzo sportivo, con Carlo Alberto Cova. L’ultima fatica letteraria,“Quella maglia giallo-rossa”, datata 2016, narra la storia della compagine ciclistica parmigiana Enicar.