Carlo Brugnami ciclista perugino, la storia
Carlo Brugnami ciclista perugino nono al Giro d’Italia 1961 e decimo al Giro d’Italia 1963
Carlo Brugnami nasce a Corciano, in provincia di Perugia, il 30 settembre 1938. Inzia a pedalare attorno ai 14 anni per andare al lavoro a Perugia, una quindicina di km ad andare e un’altra quindicina a tornare.
Tifoso di Gino Bartali, entra nell’Unione ciclistica Perugia esi mette in luce tra i dilettanti vincendo il G.P. Montanino nel 1958. L’anno successivo conquista la vittoria nel San Pellegrino, in pratica un campionato italiano per dilettanti. Bartali gli propone un contratto ma, appassionato utilizzatore delle bici Torpado, passa professionista proprio con i colori della Torpado.
Al primo anno da pro, Carlo mette subito in luce qualità di rilievo. E’ secondo, ad inizio stagione, alla Genova-Roma a 1’04” dal belga Gilbert Desmet ed è poi al via del Gran Premio Ciclomotoristico delle Nazioni dove coglie il secondo posto nella tappa di Foggia e nella cronometro individuale di Spoleto completando la corsa al terzo posto della classifica generale alle spalle del francese Louison Bobet e dell’olandese Wout Wagtmans.
Carlo Brugnami prende parte per la prima volta in carriera al Giro d’Italia completando la corsa con un buon quindicesimo posto nella generale e a luglio chiude al terzo posto il Giro del Piemonte alle spalle di Alfredo Sabbadin e Nello Fabbri.
Il perugino viene selezionato per i Campionati del Mondo di Karl-Marx-Stadt supportando Imerio Massignan e chiudendo la prova su strada al 19esimo posto finale. Ad ottobre è al via del campionato italiano di Varese vinto da Nino De Filippis, terzo al Giro dell’Emilia e settimo al Giro di Lombardia.
Carlo Brugnami nono al Giro d’Italia 1961
Nel 1961 vince la tappa de L’Aquila al Gran Premio Ciclomotoristico delle Nazioni completando la corsa al decimo posto finale. Al via del Giro d’Italia Carlo Brugnami si dimostra particolarmente in forma arrivando nella fase finale della corsa in buona posizione e, grazie anche al secondo posto nella tappa di Trento ed il sesto in quella di Bormio, completa la corsa Rosa al non posto a 16’05” da Arnaldo Pambianco.
Carlo Brugnami maglia gialla virtuale al Tour 1961
Al Tour de France il ferrarese veste la maglia dell’Italia ed è terzo nella tappa di Roubaix dietro a André Darrigade e Emile Daems ed in quella di Torino dietro a Guy Ignolin e Emmanuel Busto. Il giorno successivo si corre la Torino-Antibes, di 225 km. Carlo passa terzo in cima al Monginevro dietro a Charly Gaul e Massignan e nella successiva discesa allunga in solitaria. Dietro si guardano, il margine sale. Anquetil temporeggia, Gaul lo segue. Il margine sale ancora: un minuto, due minuti, tre minuti… otto minuti. Carlo è maglia gialla virtuale, Ad un tratto un tifoso, per rinfrescare l’italiano, gli lancia un secchio d’acqua. Carlo finisce fuori strada ad ottanta all’ora. Se la cava con una clavicola fratturata ma il suo sogno crolla in quel momento.
Ad ottobre è quinto al Giro dell’Emilia, sesto al Giro del Lazio e quarto al Giro di Lombardia in cui a vincere è Vito Taccone.
Nel 1962 passa alla Philco e ad inizio anno è sesto alla Milano-Sanremo vinta da Daems e al Giro d’Italia completa la corsa al quattordicesimo posto finale.
Carlo Brugnami decimo al Giro d’Italia 1963
L’anno successivo Carlo Brugnami passa alla Gazzola ottenendo, ad aprile, il secondo posto al Giro della Provincia di Reggio Calabria alle spalle di Ercole Baldini ed al Giro d’Italia è sesto a Pescara, a Riolo Terme e a Leukerbad completando la corsa al decimo posto a 25’36” da Franco Balmamion.
L’anno seguente Carlo veste la maglia della Lygie e nel 1965 passa alla Molteni con cui chiude la carriera agonistica. Sceso di sella resta legato al ciclismo prima come direttore di corsa e poi come dirigente presso la Secom Forno Pioppi di Mantignana, il paese dove abita.
Carlo muore il 2 febbraio 2018.