Cadeo Carpaneto piange la scomparsa del ds storico Umberto Bruschi

Umberto Bruschi durante una premiazione che ha visto sul podio l’allora Esordiente Alessandro Nazzani in maglia Cadeo Carpaneto
Cadeo Carpaneto piange Umberto Bruschi
Umberto Bruschi se n‘è andato all’età di 82 anni tra i vari giovani allenati, anche l’ex professionista Giairo Ermeti
Se ne va un pezzo di storia della società, un uomo benvoluto da tutti e con la grande passione per le due ruote. Il Cadeo Carpaneto Ciclismo è in lutto per la scomparsa di Umberto Bruschi, storico direttore sportivo giovanile mancato improvvisamente all’età di 82 anni.
Padre di Daniele e Mirko Bruschi (il primo ex professionista, il secondo dilettante su strada poi insieme ai vertici della mountain bike) – che ha sempre seguito accompagnando alle gare – Umberto ha cresciuto generazioni di giovani ciclisti curando soprattutto le categorie maschili più giovani (Esordienti e Allievi) in più di trent’anni di militanza, prima nel Gs Cadeo (squadra del suo paese, essendo di Roveleto di Cadeo) e poi , dal 2008, nel Cadeo Carpaneto, nuova realtà societaria che ne ha raccolto il testimone. Tra i ciclisti più talentuosi allenati, l’ex professionista Giairo Ermeti e Danilo Besagni, in passato campione italiano Allievi e Juniores su pista. Per lui, però, ogni ragazzo era speciale e meritava la sua massima disponibilità e impegno.
“Era un ds – lo ricorda il presidente del Cadeo Carpaneto, Mauro Veneziani – di grandissima esperienza e ha sempre lavorato in collaborazione e a stretto contatto con un’altra figura storica del sodalizio, Renzo Busetti, per 50 anni al servizio di generazioni di giovani talenti. Due persone che hanno fatto la storia del ciclismo piacentino e legate tra loro da una grandissima amicizia. Nella storia più recente al Cadeo Carpaneto, Bruschi è stato il direttore sportivo di Federico Turci e Luca Tortellotti, che da Esordienti hanno fatto incetta di vittorie in diverse regioni italiane. Tutti questi successi lo rendevano orgoglioso; pur con l’avanzare dell’età, non si è mai risparmiato e ha continuato ad allenare con noi fino al 2018. Umberto era una figura a modo, benvoluta dai ragazzi a cui cercava sempre di dare stimoli, mentre alla società non ha mai creato problemi. Se ne va un’icona del ciclismo e che ha sempre fatto tutto per pura passione, da volontario e a costo zero per il sodalizio. Come ha ricordato Busetti, insieme abbiamo vissuto tanti momenti, emozioni e vittorie e mi associo a questo pensiero”.
Al Cadeo Carpaneto vanno anche le condoglianze dell’Aspiratori Otelli, realtà bresciana che dal 2015 collabora strettamente con il sodalizio piacentino.
FONTE COMUNICATO STAMPA