Alaphilippe: Non incolpo il motociclista
Alaphilippe assolve il motociclista al Fiandre
Alaphilippe e l’incidente al Giro delle Fiandre: “Non incolpo il motociclista per l’incidente del Giro delle Fiandre”
Alaphilippe torna sull’incidente che gli è costato, non solo la possibilità di giocarsi la vittoria finale del Giro delle Fiandre 2020 con Wout van Aert e Mathieu van der Poel, ma anche una brutta e fastidiosa frattura alla mano destra.
Operato il giorno successivo all’incidente ora sta procedendo con il recupero nella sua casa di Andorra.
L’incidente è avvenuto con circa 35 chilometri dal traguardo e le immagini televisive hanno mostrato che Alaphilippe aveva il braccio sinistro alzato per parlare alla radio della sua squadra appena prima di colpire la moto e potrebbe dunque essere stato uno dei motivi dell’impatto con la moto di Eddy Lissens. Van Aert prima e poi Van der Poel infatti deviano la loro traiettoria mentre il francese sono.
Alaphilippe ha raccontato sulle colonne di L’Equipe la sua visione dei fatti:
“Ero dietro Van der Poel, sul lato sinistro della strada, e poi ci siamo spostati sul lato destro di solito sono abile in bicicletta ad evitare gli ostacoli ma questa volta non ho potuto fare molto. In molti hanno detto che ero deconcentrato perché stavo parlando alla radio. Io penso che qualunque cosa stessi facendo quando Van der Poel si è spostato all’ultimo momento, non c’era niente che potessi fare. Attenzione non sto minimamente incolpando il collega per non avermi avvertito o che sia colpa del pilota della moto, lui non c’entra nulla!
Il pilota della moto, 64enne di Leuven, vicino a Bruxelles, è stato messo sotto accusa da molti appassionati e ha dichiarato:
“Mi sono sentito malissimo. Lo faccio da 20 anni e non mi è mai successo niente di simile”
Proprio sul discorso degli attacchi e dei sensi di colpa che hanno travolto l’autista della moto, il Campione del Mondo in carica ha voluto essere chiaro:
“Non lo biasimo, è stato solo un incidente di gara. Ho sentito che il motociclista si è sentito in colpa per quello che era successo, ma non deve preoccuparsi, e spero che questa intervista lo rassicuri. Sia Van Aert che Van der Poel mi hanno mandato messaggi anche dopo, il che è stato carino da parte loro”
Alaphilippe ha anche descritto la sua caduta come “spaventosa” ma ha voluto rassicurare sulle sue condizioni di salute:
“quando cadi di solito, sai che sta per succedere: stai girando un angolo ed è scivoloso, per esempio, e sai che non puoi evitarlo, ma quando è arrivato questo incidente non potevo aspettarmelo. Potevo avere conseguenze peggiori, ora sta andando bene anche se dopo l’intervento la mano era molto dolente e gonfia non riuscivo nemmeno a dormire bene. Ora sono felice di essere a casa e, soprattutto, sono felice di non soffrire più così tanto. Non vedo l’ora di poter uscire in bici, adoro pedalare con i colori dell’autunno”.