Vladimir Pulnikov l’ucraino che vinse a Les Deux Alpes

Vladimir Pulnikov

Vladimir Pulnikov

Vladimir Pulnikov scalatore ucraino diventato famoso alla Carrera accanto a Chiappucci e Pantani ed in grado di trionfare al Giro sull’arrivo a Les Deux Alpes

Vladimir Pulnikov nasce a Charkiv il 6 giugno 1965. Nato in Unione Sovietica nella zona degli Urali si trasferisce presto a Kiev per studiare educazione fisica e, dopo la caduta del Muro di Berlino saluta la Russia per prendere passaporto Ucraino.

Non è il ciclismo la prima passione di Volodymyr Pulnikov che preferisce cimentarsi nello sci di fondo e nell’hockey. Il suo fisico è adatto allo sport e l’idea che lo sport lo possa far viaggiare lontano dalla “madre Russia” lo stimola ad avvicinarsi, all’età di 14 anni, proprio al ciclismo, che ancora non sa  diventerà il suo lavoro.

Nel 1985 si mette in luce conquistando la settima tappa del Gran Prix Tell sull’arrivo di Safenwil davanti all’olandese Eddy Schurer. L’anno seguente conquista la cronometro di Selvino alla Settimana Ciclistica Lombarda e completa al secondo posto finale la Corsa della Pace vinta dal tedesco Olaf Ludwig. Nel 1987 Pulnikov vince gli arrivi di Leffe e Brescia alla Settimana Ciclistica Bergamasca conquistando anche la classifica finale diventando uno dei “nomi caldi” del ciclismo dilettantistico.

Nel 1988 Vladimir ottiene un secondo posto finale al Giro d’Italia dilettanti dietro a Dimitri Konishev e davanti a Ugrumov, è nuovamente secondo nella classifica della Corsa della Pace alle spalle di Uwe Ampler ed è settimo al Tour de la Comunità Europea vinta da Laurent Fignon.

Nel 1989 con la caduta del comunismo, Vladimir Pulnikov viene ingaggiato dalla Alfa-Lum che diventa una seconda casa per gli atleti dell’ex URSS grazie ad un accordo con l’Armata Rossa. Al primo anno da Pro conquista la quinta tappa della Settimana Ciclistica Bergamasca, nella Cronostaffetta e chiude in undicesima posizione al Giro d’Italia ottenendo la maglia di miglior giovane.

Vladimir Pulnikov quarto al Giro d’Italia 1990

Il 1990 è l’anno della esplosione di Vladimir Pulnikov: alla Vuelta va vicino al successo di tappa nella frazione di Valdezcaray, a cronometro, quando è secondo dietro a Jean-François Bernard ed al Giro d’Italia conquista l’ottava frazione con arrivo a Langhirano davanti a Konishev. E’ il Giro di Gianni Bugno in rosa dalla prima all’ultima tappa ma il 25enne Vladimir si impone all’attenzione entrando stabilmente nella to10 della generale e cogliendo il quinto posto nella cronoscalata del Sacro Monte di Varese, vinta da Bugno, con cui sale al quarto posto della generale, posizione in cui completa la corsa bissando la vittoria della maglia bianca di miglior giovane.

Ad agosto è al via del Giro del Belgio continuando a ben figurare completando la corsa al terzo posto finale alle spalle di Frans Maassen e Paul Haghedooren

Le belle prove mostrate la Giro gli valgono la chiamata della Carrera Jeans che lo vuole come uomo di appoggio per il capitano  Claudio Chiappucci. Pulnikov vince la tappa con arrivo a Rieti al Giro d’Italia entrando nella top10 della generale e nelle successive tappe si spende a supporto del “Diablo” chiudendo la corsa all’undicesimo posto in classifica generale. Al via del Tour de France per la prima volta in carriera è ancora al supporto di Chiappucci e ad agosto ottiene il settimo posto alla Tre Valli Varesine.

Nel 1992 il ciclista ucraino vince la tappa di Abadiño al Giro dei Paesi Baschi davanti a Bugno. Alla Vuelta non riesce a trovare il colpo di pedale giusto così come al Giro. Pulnikov si consola con la conquista del titolo di campione nazionale Ucraino nella prova in linea e con il successo, a settembre, nella Cronostaffetta assieme ai compagni della Carrera ed in una tappa del Clásico RCN ad ottobre.

Vladimir Pulnikov settimo al Giro d’Italia 1993

Ad aprile del 1993 è nono nella classifica del Giro dei Paesi Baschi e, dopo aver chiuso al decimo posto il Giro del Trentino, si schiera ai nastri di partenza della Corsa Rosa a supporto di capitan Chiappucci. Il varesino completa la corsa al terzo posto dietro Miguel Indurain e Ugrumov. Vladimir Pulnikov si dimostra particolarmente in forma completando la corsa al settimo posto nonostante le energie spese per supportare il suo capitano.

Pulnikov decimo al Tour de France 1993

Al Tour de France il nativo di Charkiv lavora sempre in appoggio al Diablo, che chiude sesto in generale, ottenendo il decimo posto finale, suo miglior risultato nella corsa transalpina.

Vladimir Pulnikov e la vittoria a Les Deux Alpes

È un uomo di poche parole Vladimir Pulnikov, lavoratore serio e gregario instancabile e al Giro d’Italia 1994 è nuovamente schierato al fianco di Chiappucci per tentare l’assalto alla maglia rosa. E’ il Giro che consacra la nascita di Marco Pantani e di Evgenij Berzin. Nella ventesima tappa in rosa c’è Berzin ma è Pantani a dar fuoco alle polveri sul Colle dell’Agnello ma la maglia rosa che teme per la generale a riportarsi su Marco. Vladimir Pulnikov a quel punto parte in contropiede e prova l’affondo staccando tutti ed arrivando in solitaria a Les Deux Alpes conquistando la terza vittoria la Giro in carriera.

Pulnikov decimo al Tour de France 1994

Al via anche al Tour de France aiuta Marco Pantani ad ottenere il terzo posto in generale riuscendo a chiudere, per la seconda volta in carriera, al decimo posto della classifica finale alla Grande Boucle. Ad agosto il ciclista ucraino completa al quarto posto la Vuelta a Burgos vinta da Rominger ed è quarto anche nella Classica di San Sebastian vinta da Armand De Las Cuevas.

Nel 1995 arriva la chiamata della Telekom di  Walter Godefroot; chiude quattordicesimo al Giro senza mai graffiare e 25esimo al Tour. L’anno seguente approda all’olandese TVM con cui chiude sedicesimo al Giro d’Italia e quarto alla Route du Sud. Pulnikov riconquista il titolo nazionale in linea.

Nel 1996 firma con la Kross e l’anno seguente viene fermato al Giro per valori ematici fuori norma dovuto ad allenamenti in altura ma anche al consumo di farmaci vietati. Pulnikov non viene squalificato ma un incidente fisico ed alcuni problemi familiari lo fermano per tutto il ’98.

Nel 1999 è vicino alla firma con la Mercatone Uno del lanciatissimo Marco Pantani ma l’affare non si completa: per Pulnikov è la fine della carriera professionistica e del rapporto con il mondo del ciclismo. Forse poteva restare in sella ancora qualche anno ma probabilmente gli stimoli erano finiti.