Vito Di Tano due volte Campione del Mondo Ciclocross

Vito Di Tano

Vito Di Tano

Vito Di Tano, la sua carriera

Vito Di Tano ciclista di Monopoli che, lasciato il ciclismo su strada, si dedica al ciclocross con la Guerciotti vincendo due titolo mondiali

Vito Di Tano nasce a Sorba, una contrada di Monopoli, il 23 settembre 1954. A 11 anni, terminata la prima media, molla gli studi e si mette a lavorare come garzone presso la ditta “Bibite Sansonetti” a Fasano consegnando le bevande in sella alla bicicletta. Poi si mette a fare il muratore ma si avvicina al ciclismo praticando il ciclocross. Nel ’69, con la maglia della Libertas Fasano, prende parte ai Giochi della Gioventù. Ha talento Vito e se ne accorgono in tanti soprattutto Vito Ancona il vero talent scout di Di Tano che gli regala una bicicletta da corsa.

Nel 1973, con la Monteferro Lecce, il diciannovenne Di Tano conquista sette vittorie. Nel ’74 corre per la Taras e prende parte al Giro di Jugoslavia (su strada) chiudendo al terzo posto e le cronache sportive iniziano a parlare di questo giovane talentuoso pugliese. Nel ’75 Vito lascia il lavoro e si accasa al Team Fiorella Mocassini di Pieve a Nievole, nel ’76 prende parte al Giro del Messico vincendo, al termine di una fuga solitaria, la decima tappa.

A 23 anni Vito vince un concorso come ferroviere e si trasferisce al nord Italia mollando il ciclismo ma è proprio Vito Ancona che, assieme al figlio, fa opera di convincimento affinché Vito non molli. Di Tano desiste dall’intento di scendere di sella e si divide tra lavoro e bicicletta e nel 1977 conquista il titolo di campione regionale Pugliese sia nell’individuale a punti che a squadre.

A causa di un brutto infortunio non riesce a passare professionista e nel ’78 viene trasferito, per ragioni di lavoro, a Bergamo dove conosce Paolo Guerciotti entrando nella  Guerciotti-Falcon-Selle Italia che diventerà la sua squadra per la vita. Di Tanno molla definitivamente la strada per entrare completamente nel mondo del ciclocross.

Nella  stagione 1978 conquista il Trofeo Guerciotti ed ai Campionati del Mondo di Amorebieta-Etxano, in Spagna ottiene un insperato quinto posto.

Nel 1979 Vito conquista il GP Internazionale di Silvelle di Trebaseleghe e il 26 gennaio, a Saccolongo in provincia di Padova, in un percorso reso duro dal fango conquista il titolo di Campione del Mondo dilettanti battendo Stamsnijder e Muller. Il trionfo di Saccolongo consacra definitivamente il “Campione di Sorba” e gli viene conferita la Medaglia d’oro al valore atletico.

Nel 1980 Di Tano conquista il suo primo titolo di Campione Italiano; a fine carriera saranno ben sei le maglie tricolore conquistate. Vito ha qualità ma è perseguitato dalla sfortuna: una serie di infortuni ne limitano le performance ma, nonostante ciò, continua ad ottenere vittorie. Nell’81 vince il Gran Premio dell’Epifania a Solbiate Olona in provincia di Varese ed ai Mondiali di Tolosa è quinto.

Nell’82 riconquista il titolo di campione nazionale dilettanti ed è nuovamente quinto ai Mondiali di Lanarvily mentre l’anno seguente oltre a riconquistare il titolo italiano vince il Trofeo Guerciotti ed il GP Internazionale di Silvelle.

Nel 1984 arriva un altro titolo nazionale e un altro successo al Gran Premio Internazionale di Silvelle di Trebaseleghe  bissato l’anno successimo.

Nel gennaio del 1986 Vito Di Tano è al via del Campionato del Mondo di Lembeek, in Belgio. Il “Ferroviere” è ormai un campione affermato ma in molti dicono che non riuscirà ad avere la meglio sui belgi ed i tedeschi dell’est. In molti danno favoriti Messelis, De Reym Mike Kluge  ed cecoslovovacchi Kreuziger e Kloucek. Le immagini Rai commentate da Adriano De Zan diventeranno storiche. La notizia del successo viene diffusa da La Domenica Sportiva di Sandro Ciotti: Vito Di Tano è Campione del Mondo.

Nel 1987 per la sesta volta in carriera, Vito si conferma campione italiano di ciclocross; nel 1988 è sesto ai Mondiali a cui prende parte anche nei due anni successivi per poi salutare il ciclocross al termine del 1990.