Il Velodromo di Montichiari rischia di chiudere

Il ciclismo su pista italiano miete successi ma una brutta voce aleggia circa il Velodromo di Montichiari

Velodromo di Montichiari
Velodromo di Montichiari

I recenti Europei di Berlino hanno consacrato, ma la cosa era già nota, che il nostro ciclismo su pista è decisamente in un buono stato di forma. I grandi risultati potrebbero però essere parzialmente vanificati da una storia molto italiana. In Italia, lo sappiamo, esiste solo un velodromo coperto ed è quello di Montichiari in provincia di Brescia. Inaugurato nel 2009 non è mai stato manutenuto con regolarità. Ora, a otto anni di distanza dall’inaugurazione e in assenza di attività di cura sulla struttura, cominciano ad uscire problemi alla copertura e agli scarichi.

I campionati italiani, che erano stati programmati per inizio ottobre, sono stati cancellati per non mettere a rischio l’incolumità degli atleti perché, in presenza di condizioni meteo avverse, la pista si sarebbe potuta bagnare impedendo lo svolgimento delle gare.  Ora il problema è chi si prenderà carico della manutenzione?

Renato Di Rocco, presidente della Federciclismo,  in un’intervista a Brescia Oggi  ha messo la patata bollente nelle mani del Comune: ” La federazione si è presa sulle spalle un mutuo di quindici anni per il Velodromo di Montichiari è il momento che l’amministrazione comunale faccia la sua parte”. Per ora dal Comune non ci sono prese di posizione e una voce che circola da un po’ dice che il velodromo verrà chiuso definitivamente. “Se dovesse accadere una cosa simile, durante l’inverno i nostri atleti saranno costretti ad andare ad allenarsi all’estero così come accadde quando per la famosa nevicata del 1985 crollò il tetto del palazzetto dello sport di Milano”.

Ci auguriamo che le istituzioni intervengano perché una simile situazione rischierebbe di vanificare tutto il lavoro svolto dallo staff e dai nostri validissimi atleti che stanno facendo risorgere un movimento storico come quello della pista, c’è un senso nel voler buttare nella spazzatura tutto? In ballo c’è una gara molto impegnativa, quella di mantenere in vita uno sport che basa le sue radici sulla storia del nostro paese.

 

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