#SiamoSullaStessaStrada tra Camera e Parlamento Europeo

#SiamoSullaStessaStrada della ACCPI

#SiamoSullaStessaStrada è la campagna lanciata dall’Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani insieme a Fondazione Michele Scarponi e Marina Romoli Onlus

#SiamoSullaStessaStrada  (fonte comunicato stampa)
#SiamoSullaStessaStrada (fonte comunicato stampa)

La settimana scorsa la petizione per la sicurezza stradale #SiamoSullaStessaStrada: rendiamola sicura lanciata dall’Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani insieme a Fondazione Michele Scarponi e Marina Romoli Onlus è stata presa in esame dal ministro dei trasporti Danilo Toninelli.

Martedì 12 marzo la vicepresidente ACCPI Alessandra Cappellotto Marco Cavorso, responsabile per la sicurezza del sindacato dei corridori, sono intervenuti a Roma in Commissione Trasporti all’audizione che ha riunito rappresentanti di Confartigianato, FAI trasporto persone, Federtrasporto, Unione nazionale rappresentanti autoveicoli esteri (UNRAE) e Dekra Italia srl, nell’ambito dell’esame delle proposte di legge recanti modifiche al codice della strada (il video dell’audizione integrale è disponibile sul sito webtv.camera.it).

Mentre l’Assocorridori continua a impegnarsi in ambito nazionale per la sicurezza stradale, la sua “battaglia” è arrivata fino al Parlamento Europeo. Ieri il Comitato Regionale Lombardo della Federazione Ciclistica Italiana, guidato da Cordiano Dagnoni, in visita a Strasburgo ha fatto firmare il cartello giallo recante il simbolo del “metro e mezzo” per il sorpasso sicuro ad alcuni parlamentari italiani appartenenti trasversalmente ai vari gruppi dell’emiciclo.

Patrizia ToiaAngelo CioccaStefano MaulluBrando Benifei e Alessandra Mussolini hanno aderito alla campagna per un ciclismo più sicuro, che potete continuare a sottoscrivere anche voi su change.org/SiamoSullaStessaStrada, rispondendo presente al videomessaggio del campione europeo Matteo Trentin, rivolto alle autorità nazionali e internazionali che possono concretamente cambiare lo status quo.

«Vi chiedo di darvi da fare perché le strade italiane diventino più sicure, per i miei figli, i vostri e quelli di chiunque. Dobbiamo vincere questa sfida non solo per chi usa la bici per lavoro come me e i miei colleghi, ma soprattutto per i giovani, gli anziani e chiunque ha il diritto di pedalare sicuro e felice» è l’appello del vicepresidente ACCPI in attività, che potete vedere per intero sul sito www.accpi.it.