Senza Contador non sarà lo stesso ciclismo

 

Senza Contador non sarà lo stesso ciclismo lo dice Nibali

Senza Contador non sarà come prima, parola di Vincenzo Nibali che si prepara per il 2018 partendo dall’Argentina

Senza Contador che ciclismo sarà?
Senza Contador che ciclismo sarà?

Senza Contador che ciclismo sarà? Se lo stanno chiedendo in molti in un mondo delle due ruote alla disperata ricerca di personaggi si spessore e con il caso Froome che fa addensare le nuvole attorno alla trasparenza di questo sport.

Dopo la pausa legata alle festività natalizia prende la parola Vincenzo Nibali che si esprime sull’ex collega iberico: “Senza Contador, il ciclismo sarà probabilmente meno divertente. Corridori come lui piacciono molto alla gente perché non si arrendono mai e sono sempre in grado di sorprendere. Credo che sia una perdita per tutti, anche per noi corridori, perché per molti era un esempio“. Insomma la nuova stagione sarà più povera di talento ma sicuramente interessante visti gli obiettivi dello squalo dello stretto.

Alberto Contador è stato un esempio di tenacia, di dedizione alla bicicletta e ha avuto una carriera brillante ma certamente non priva di salite (non solo sulle strade). Va ricordato della sua vicenda doping che lo ha privato (giustamente o meno non entriamo nel merito) di qualche gioia. Più drammatico fu il 12 maggio 2004 durante la prima tappa del Giro delle Asturie perse conoscenza e cadde sull’asfalto in preda a convulsioni. Quel momento che poteva essere la fine della sua giovane carriera fu invece l’inizio di una meravigliosa avventura.
Il 2018 di Vincenzo inizierà il 21 gennaio in Argentina alla Vuelta di San Juan Oramai è una tradizione iniziare la stagione in Argentina ed è una specie di portafortuna – dichiara il campione azzurro -. Vincere la corsa sarà difficile perché la mia forma fisica non è ottimale, ma punto ad aggiudicarmi una tappa”.

Nibali è contento della campagna di rafforzamento del suo team: “Saremo più competitivi. Sono arrivati corridori esperti come Gorka Izagirre e Domenico Pozzovivo, ma anche un talento emergente come Matej Mohoric. Siamo un grande gruppo e ci toglieremo belle soddisfazioni