Samuele Manfredi prosegue il percorso riabilitativo

Samuele Manfredi prosegue il suo lungo percorso riabilitativo

Samuele Manfredi prosegue nel cammino verso la normalità: dopo l’uso della parola ecco la prima uscita all’aria aperta

Samuele Manfredi
Samuele Manfredi

Samuele Manfredi prosegue con tenacia il suo iter riabilitativo per recuperare dai postumi dell’incidente occorsogli in allenamento lo scorso mese di dicembre. Samuele venne portato in condizioni gravissime all’Ospedale di Pietra Ligure quel maledetto giorno di dicembre. Poco prima dell’incidente era stato ingaggiato dalla squadra «pro» transalpina Groupama-FDJ.

L’equipe del professor Giorgio Barabino lo ha tenuto in coma artificiale per un mese per far assorbire l’edema cerebrale che aveva riportato nell’impatto. A gennaio Samu si è “svegliato”, per un mese intero ha lottato come un leone per riprendere in mano la sua vita e ora lotta dopo essere stato trasferito a Ferrara per seguire un protocollo di riabilitazione. Una cosa del genere ti può distruggere ma Samuele è uno abituato a lottare e allora ecco che Manfredi ha preso la strada giusta, una strada in salita, intendiamoci. Nessuno può pensare di uscire da un quadro clinico come il suo con gli occhi asciutti ma la cosa importante è uscirne.

Dal 16 gennaio Samuele Manfredi ha iniziato un percorso di recupero, prima per “riattivare” la mente con , esercizi di memoria e piccoli ragionamenti. L’iter sta dando i suoi frutti: Samuele è riuscito a parlare telefonicamente con il CT della Nazionale juniores, Rino De Candido suo caro amico:

“L’ho sentito per due volte – ha spiegato De Candido – la prima volta mi ero veramente emozionato tanto. Adesso Samu parla bene, proprio bene, al telefono era spigliato. Ha voluto sapere della nostra Gand-Wevelgem. Qualche giorno prima aveva detto alla mamma ‘ho fame’. Sta progredendo veramente bene”

Domenica scorsa Samuele Manfredi (primo alla Gand-­Wevelgem e secondo alla Roubaix juniores nel 2018), complice il clima favorevole, è uscito dalla clinica in carrozzina, accompagnato da mamma Giovanna e dal padre.

Per il 19enne è stata la prima boccata di aria aperta dal giorno dell’incidente. Un altro step nel percorso di risalita in “sella” alla vita.

Nelle scorse settimane il commissario tecnico della nazionale maggiore di ciclismo, Davide Cassani, ha ricevuto un sms dal padre di Samuele:

“un messaggio bellissimo, Samuele mi mandava i saluti. Parole che mi hanno riempito la giornata. Ci vorrà tempo, ma si ristabilirà” parola di CT.