Roglic riparte da dove aveva finito: vittoria di tappa

Primoz Roglic (fonte pagina twitter)

Primoz Roglic (fonte pagina twitter)

Roglic riparte da dove aveva finito alla Vuelta

Roglic riparte da dove aveva finito conquistando la prima vittoria di tappa alla Vuelta, secondo Carapaz, crolla Froome

Roglic ci impiega un attimo nella prima frazione della Vuelta a Espana 2020 a mettere subito in chiaro chi è l’uomo da battere, alle sue spalle Richard Carapaz (Ineos Grenadiers)  costretto ad accontentarsi del secondo posto.

La Vuelta, lo sappiamo, è una corsa “pazza” e non poteva trovare modo migliore per iniziare in questo anno maledetto e segnato dalla pandemia di Covid19 (che ha tagliato tre tappe della corsa spagnola).

La tappa è stata caratterizzata da un quintetto di corridori in fuga: Rémi Cavagna (Deceuninck-Quick-Step), Quentin Jauregui (Ag2r La Mondiale) e Jasha Sutterlin (Sunweb) a cui si aggiungono Tim Wellens (Lotto Soudal) e Jetse Bol (Burgos-BH).

Il gruppo controlla gli uomini di testa lasciando che il gap tra i due gruppi non superi mai i tre minuti e mezzo. Quando Movistar e Jumbo-Visma si portato in desta dettando il ritmo il destino dei fuggitivi è segnato ed il margino comincia a crollare inesorabilmente. Ai piedi dell’ascesa di giornata ai cinque davanti rimane poco più di un minuto e mezzo sul gruppo che accelera costantemente.

Jauregui scollina per primo sul Puerto de Udana con il plotone che rosicchia secondi su secondi sia in salita che nella successiva discesa Anche sul secondo GPM di giornata è  Jauregui a far incetta di punti per la maglia a pois mentre Wellens desiste e si rialza (davanti restano in quattro). Con il plotone che incalza da dietro è il solo atleta della Ag2r La Mondiale a resistere fino a poco prima del traguardo volante.

Quando il gruppo affronta l’Alto de Elgeta Michael Woods cade e deve rinunciare alle ambizioni di vittoria nella tappa odierna. Il vero colpo di scena, inaspettato, è la difficolta di  Chris Froome che, sotto il ritmo dei compagni della Inos che lavora per Richard Carapaz, si stacca. Il kenyano prova a riavvicinarsi in vista dello scollinamento, ma alza bandiera bianca nella successiva discesa.

Sepp Kuss prova ad attaccare e la sua azione fa staccare due “califfi” come Valverde e Dumoulin mentre il gruppo di testa conta circa una decina di atleti. Quando manca poco più di un chilometro allunga Hugh Carthy che viene agilmente ripreso e superato da Primoz Roglic che parte in contropiede andando a tagliare il traguardo con alle spalle Carapaz che prevede a sua volta Dan Martin ed Esteban Chaves.

Da segnalare il decimo posto del nostro giovane Andra Bagioli.