Richie Porte firma per il Team Ineos Grenadiers

Richie Porte (fonte pagina twitter)

Richie Porte (fonte pagina twitter)

Richie Porte torna alla corte di Dave Brailsford

Richie Porte firma per il Team Ineos Grenadiers e torna alla corte di Dave Brailsford dopo cinque anni trascorsi con la BMC Racing e la Trek-Segafredo

Richie Porte (fonte pagina twitter)
Richie Porte (fonte pagina twitter)

 

Richie Porte ha siglato un contratto valido per le prossime due stagioni con il Team Ineos Granadiers. La formazione britannica è reduce da un deludente Tour de France in cui il leader designato e vincitore uscente Egan Bernal è letteralmente naufragato. Al contrario il corridore Australiano che in passato aveva dimostrato di avere un pessimo feeling con la terza settimana delle corse a tappe è riuscito, seppur senza particolari azioni, a mantenere uno standard elevato e, soprattutto, costante delle proprie performance chiudendo, a 35 anni suonati, con un terzo posto assoluto al Tour de France 2020.

Si tratta di un ritorno a casa di Richie Porte che dal 2012 al 2015 aveva difeso i colori dell’allora Team Sky prima di passare prima alla BMC Racing e poi alla Trek-Segafredo.

Attorno al nome del forte corridore della Tasmania erano tante le voci di interesse che circolano, non ultima quella della Israel Start-Up Nation che è alla ricerca di scudieri per Chris Froome. Il richiamo del fascino e dell’organizzazione della formazione guidata da Dave Brailsford è stato troppo forte per non accettare la proposta della Ineos.

“Con questa squadra ho trascorso quattro anni fantastici e vissuto momenti straordinari, sono motivato di poter portare a conclusione la mia carriera in una squadra di questo rango – ha spiegato Porte – ho avuto la fortuna di correre sempre per dei big team ma il richiamo di questa organizzazione è incredibile e non potevo rifiutare”.

Con i colori della Sky, Porte ha ottenuto i suoi più grandi successi sportivi: due Parigi-Nizza, il secondo posto al Critérium du Dauphiné e un ruolo strategicamente fondamentale per le vittorie di Sir Bradley Wiggins e Chris Froome.

“Il podio di Richie al Tour de France ha dimostrato che è uno dei migliori corridori del gruppo. È uno dei migliori scalatore di livello mondiale e un cronoman eccellente. Chiunque lo vorrebbe nel proprio team -ha spiegato Dave Brailsford – lui conosce noi e noi conosciamo lui e siamo lieti di riaverlo nel nostro team”.

Richie Porte con questa firma pone evidentemente fine alle velleità di vittoria personale nei grandi Tour ma monetizza le ultime due stagioni della sua carriera potendo mettere la sua esperienza a disposizione di una delle formazioni (se non la formazione) più forte al mondo e di talenti come il già citato Bernal, Richard Carapaz e Pavel Sivakov.

Con ogni probabilità il tasmaniano, che lascia la Trek con qualche rimpianto per la tanta sfortuna e incidenti fisici,  sarà il leader della Ineos per la “corsa di casa” ovvero il Tour Down Under.