Procurarsi il doping? E facile come la droga, parola di Riccò

Procurarsi il doping? Ne parla Riccò!

Procurarsi il doping? Fin troppo facile secondo le parole di Riccardo Ricco a Radio 24 nel programma “storiacce”

Procurarsi il Doping? Troppo facile secondo Riccò
Procurarsi il Doping? Troppo facile secondo Riccò

Procurarsi il Doping?Se sei nell’ambiente riesci a incontrare bene tutte le sostanze” a dirlo è uno dei personaggi più controversi del ciclismo italiano degli ultimi anni, Riccardo Riccò.
La parabola professionale del Cobra è nota a tutti, da astro nascente del ciclismo tricolore a dopato, a reietto delle due ruote. Non vogliamo in questo articolo giudicare lo sportivo né la persona ma solo riportare una sua ultima affermazione.

Riccardo Riccò ha da poco dato alle stampe il suo secondo libro che ha come cardine l’uso del doping nel mondo del ciclismo ed è intervenuto nella celebre trasmissione di Radio24 “Storiacce”.

“Senza doping non si può vincere, almeno nell’alto livello: senza doping non puoi vincere un Giro o un Tour, mentre per altre corse forse è possibile” è stato il laconico e graffiante commento del corridore modenese incalzato dal conduttore della trasmissione.

“La voglia di vincere mi ha spinto ad andare oltre, a pane ed acqua non si va lontano. Nelle corse di alto livello senza aiuto diventa impossibile vincere mentre nelle corse minori si può provare – dichiara Riccardo alla emittente radiofonica – Il sistema , anche se ora in modo minore rispetto agli 2000, resta permeato dal doping. Questo vale non solo per il ciclismo ma per ogni sport in cui gira il business”.

Parole forti quelle di Riccò che ha ripercorso la sua carriera: “anche da dilettante se non ti dopavi ti vedevi superare da corridori assolutamente inferiori a te. La scelta è emergere o essere uno dei tanti, se vuoi emergere devi adeguarti a quello che fa il gruppo”.

Procurarsi il doping? Fin troppo facile

“Il doping è come la droga, la puoi trovare ovunque basta sapere dove cercare. Nessuno ti obbliga a doparti, sei tu da persona adulta a decidere, ci sono preparatori noti ma ormai il rischio è molto alto e anche i preparatori vogliono che tu sia presentato da qualcuno che possa garantire il tuo silenzio” ha continuato il Cobra.

Secondo Riccardo “il ciclismo era come giocare a guardia e ladri, devi stare sempre attento a non farti beccare. In questo gioco ti senti un highlander, nulla ti spaventa. Ci sono corridori che hanno preso farmaci ancora sperimentali”.

Procurarsi il doping è facile anche a livello basso