Pietro Caucchioli terzo al Giro d’Italia 2002

Pietro Caucchioli

Pietro Caucchioli ciclista dotato di grinta e talento ma condizionato da una serie di problemi fisici, terzo al Giro d’Italia 2002

Pietro Caucchioli nasce il 22 agosto del 1975 a Bovolone ma risiede da sempre a Villafontana. Si avvicina al ciclismo da piccolissimo, prende infatti parte alla prima gara in sella ad una bicicletta all’età di sei anni. E’ il 1982 ed il piccolo Pietro corre a testa bassa in un gruppettino di coetanei della categoria A1. La famiglia Caucchioli conserva tuttora quella piccola bicicletta come una reliquia.

Nonostante l’amore per la bicicletta non è un inizio facile quello di Pietro che, soprattutto negli anni dell’adolescenza, ha qualche dubbio sulla scelta di praticare il ciclismo anche per via delle tante rinunce che richiede. Poche uscite con gli amici e tanta fatica tra corse ed allenamenti alla lunga, però, ripagano gli sforzi profusi. La sua capacità di soffrire e di mettere sempre energia sui pedali lo ripagano con qualche vittoria ma la trafila, anche tra i dilettanti, è assolutamente in salita.

Il 1998 lo ripaga, nella categoria dilettanti, con due prestigiose vittorie: al Trofeo Santa Rita ed al Giro del Belvedere,  corsa in linea maschile che si svolge annualmente, il lunedì di Pasquetta, a Villa di Villa di Cordignano, dove precede sul traguardo Antonio Salomone. Le sue caratteristiche di atleta resistente e vincente gli valgono la chiamata tra i professionisti da parte della  Amica Chips-Costa d’Almeria.

Non è un primo anno semplice ma Pietro Caucchioli riesce a mettersi in mostra, al suo esordio, al Giro d’Italia 1999 prendendo parte ad una fuga di 200 chilometri nella tappa con arrivo al Gran Sasso, vinta da Marco Pantani, venendo ripreso solo nel finale. Il finale di stagione gli riserva la prima gioia personale con la vittoria nella quarta tappa del  Giro della Provincia di Lucca da Serravazza a Lucca.

Dopo una stagione 2000 in cui non ottiene successi personali, l’anno seguente passa al Team Alessio di Franco Chioccioli e Bruno Cenghialta e, con questi colori, vive le migliori stagioni in carriera. Il primo anno, al Giro d’Italia 2001 vince la frazione con arrivo a Reggio Emilia precedendo di 44 secondi  Davide Rebellin e, nella diciassettesima tappa a Sanremo chiude primo davanti al portoghese José Azevedo. In classifica generale chiude nono a 13’34” da Gilberto Simoni.

Pietro Caucchioli terzo al Giro d’Italia 2002

Al Giro d’Italia, Caucchioli, detto Spider “Cau” è al via con grande ambizioni. La corsa rosa perde via, via molti favoriti e si entra nella fase decisiva con Cadel Evans padrone della corsa, dopo la tappa di Corvara in Badia vinta da Perez Cuapio. L’equilibrio è comunque forte, con Dario Frigo, Tyler Hamilton, Paolo Savoldelli, Juan Manuel GáratePavel Tonkov pronti a dar battaglia. La frazione decisiva è quella di Folgaria. La maglia rosa Cadel Evans vive una giornata terribile, crolla miseramente uscendo addirittura dalla top10. Savoldelli attacca staccando Hamilton. La tappa viene vinta da Tonkov, la classifica viene stravolta e Pietro Caucchioli, grazie alla sua tenacia, riesce ad issarsi al secondo posto a 55″ dal “Falco” e con 33 secondi di margine sull’ex gregario di Lance Armstrong. Il primo giugno si corre la cronometro individuale di 44 chilometri da  Cambiago a Monticello Brianza, quella contro il tempo non è una disciplina particolarmente premiante per Pietro che si vede superare in classifica da  Hamilton ma riesce, anche qui con estrema tenacia, a conservare il terzo posto della generale davanti allo spagnolo Manuel Garate.

Le buone prove del Team Alessio valgono l’invito anche per il Tour de France ma una serie di circostanze sfavorevoli  lo portano a presentarsi all’appuntamento francese non al top della condizione chiudendo 23esimo in classifica.

Nel 2003 i problemi fisici ne condizionano ancora le performance costringendolo ad accontentarsi di qualche buon piazzamento al Giro, al Tour de France e alla Vuelta a España. Al Tour 2003 deve anche ritirarsi per via di una broncopolmonite mentre l’anno seguente prima del via della Grande Boucle è vittima di una  frattura di clavicola e scapola ma nonostante ciò riesce a piazzarsi all’undicesimo posto finale.

Nel 2005 si accasa alla francese Crédit Agricole e al Giro d’Italia  ottiene un ottimo ottavo posto a 11’38” da Paolo Savoldelli. Seguono una serie di stagioni prive di successi, bel 2009 si trasferisce alla Lampre chiudendo la sua carriera