Peter Sagan pedalo perché voglio vincere

Peter Sagan pensa alla stagione che sta iniziando

Peter Sagan a trent’anni compiuti valuta l’evoluzione del ciclismo degli ultimi dieci anni e tiene dritto il timone in vista di un 2020 ricco di impegni

Peter Sagan (fonte pagina Twitter)
Peter Sagan (fonte pagina Twitter)

Peter Sagan domenica scorsa ha compiuto trent’anni, momento di maturità per un atleta che ha già ottenuto un numero strepitoso di successi in carriera (113 vittorie). Al via della Vuelta a San Juan con i colori della Bora-Hansgrohe (per il quarto anno consecutivo) Peto ha preso parte alla consueta conferenza stampa dove ha parlato della stagione che sta iniziando e non solo.

“la stagione si costruisce in inverno, mi sono allenato a Monaco e ora sono qui alla Vuelta a San Juan, successivamente affronterò un training camp in altura a Medellin, in Colombia” ha spiegato lo slovacco che sino ad ora si accontentato di piazzamenti (sesto e quinto).

“Mi sento un po’ cambiato rispetto al passato, punto alle corse più importanti. Non è possibile essere al top da gennaio a novembre soprattutto andando avanti con gli anni – afferma Sagan – ho vinto molto ma non mi guardo troppo indietro, sono in bicicletta perché voglio vincere”.

La campagna delle classiche vedrà Sagan battagliare con Deceuninck-QuickStep che rappresenta la continuità col passato ma dovrà vedersela con il nuovo che avanza ovvero Wout van Aert e Mathieu van der Poel.

“Rispetto a dieci anni fa il ciclismo è cambiato, si corre con più aggressività, c’è una sorta di anarchia, prima le gerarchie erano più definite ma possiamo solo convivere con questa evoluzione” ha spiegato Sagan che quest’anno dovrà vedersela con un calendario assolutamente saturo di impegni.

Come detto, terminata la Vuelta a San Juan, lo slovacco sarà impegnato nel training camp e resterà lontano dalle corse cinque settimane per riprensentarsi al via delle Strade Bianche.

La stagione di Sagan sarà contrassegnata, tra le altre corse, dalla prova olimpica di Tokyo 2020. Se a Rio 2016 Peter aveva provato a cimentarsi con la MTB quest’anno, nonostante il percorso avverso, con ogni probabilità sarà al via della prova in linea:

“nel 2016 avevo più tempo per preparare la prova olimpica in MTB, ho corso in Austria e Repubblica Ceca per prender i punti per essere al via ed è stato divertente ma con i programmi stesi per quest’anno sarà impossibile qualificarmi per le Olimpiadi” ha concluso Sagan.