Peter Sagan: non sono un ciclista virtuale

Peter Sagan tra quarantena e voglia di ciclismo

Peter Sagan in quarantena tra i poco amati rulli e una nuova consapevolezza: “bisogna essere più umani”

Peter Sagan (fonte pagina Twitter)
Peter Sagan (fonte pagina Twitter)

Peter Sagan, tre volte campione del mondo, è forse uno degli atleti attuali che meglio incarna il ruolo di testimonial del ciclismo mondiale. Come splendidamente raccontato da Giacomo Pellizzari nel suo “Generazione Peter Sagan”, lo slovacco è l’emblema di come gli sportivi possano riconoscersi in una icona sportiva in grado di avvicinare al ciclismo anche gente che non lo ha mai seguito.

Ecco che non poter avere il consueto contatto più psicologico che fisico con i propri fans non entusiasma particolarmente il forte corridore della Bora-Hansgrohe. Da sempre ostile all’uso di strumenti per allenarsi in casa, anche “Peto” si è visto costretto a utilizzare le piattaforme online ma ha voluto precisare di essere “un vero ciclista, non uno virtuale”.

Le restrizioni della pandemia hanno coinvolto tutti, atleti compresi, e l’ex campione del mondo si trova a Monaco dove trascorre il tempo come molti suoi colleghi tra famiglia e rulli e cambiando il proprio approccio:

“Odio pedalare sui rulli, ma ora sono diventati miei amici”, ha detto Sagan in un video di domande e risposte su Instagram.

Peto si sta allenando con uno smart trainer della Wahoo messogli a disposizione dal team e si è “esibito” come molti in pedalate virtuali:

“non penso che il futuro del ciclismo sia virtuale, per ora va così e non sappiamo quanto potrà ancora durare ma farlo diventare una abitudine la vedo dura. Potrei correre su Zwift con la mia bicicletta elettrica, cosa ne dite?”

Sagan ha voluto essere fuori dal coro ed ironico anche in questo momento ma nella realtà dei fatti si è dimostrato molto prudente in quanto, conclusa la Parigi-Nizza, si è messo in auto-isolamento per tre settimane ricevendo i pasti dal collega e amico Oscar Gatto e limitando la propria presenza anche sui social network.

“Sono felice perché io e la mia famiglia stiamo bene, mi allenano rispettando il mio programma ma mi manca la strada, come a tutti! Spero di tornare presto alla vita normale ma ora è importante seguire le indicazioni degli esperti, rispettando le istruzioni ufficiali. Voglio essere pronto non appena la stagione riprenderà e poi vedremo come saranno programmate le varie corse. Quando le condizioni ci consentiranno di correre di nuovo in sicurezza, torneremo sulla strada in modo che i fan possano godere di nuovo questo bellissimo sport”.

Sagan ha voluto poi considerare i cambiamenti che questa pandemia porterà nei rapporti umani:

“Dobbiamo prenderci molta più cura degli altri e rispettare questa situazione. Noi sportivi viviamo in condizioni di privilegio, nel mondo tante persone soffrono veramente e questa consapevolezza deve portarci ad essere più umani”.