Nove Colli 2018 tra vip, chiodi e beneficenza

Nove Colli 2018 tra sabotaggio e tanti vip

Nove Colli 2018 ha fatto registrare ben 12000 atleti al via tra cui tanti vip e lo spiacevole “sabotaggio” con chiodi sul percorso

Nove Colli 2018
Nove Colli 2018

Nove Colli 2018 giunta alla 48esima edizione ha fatto registrare ben 12.000 atleti al via tra cui anche tanti vip ed ex ciclisti. Al via (ma solo come ospite) anche Mario Cipollini sempre al centro delle cronache rosa nazionale. Presente anche il due volte vincitore del Giro di Lombardia Joaquim “Purito” Rodriguez e il trionfatore di due Giri d’Italia Ivan Basso. Tra i VIP al via anche il Signore degli Anelli Yuri Chechi e gli ori olimpici Antonio Rossi (canottaggio) e Cristian Zorzi (sci di fondo).

La corsa è partita dal porto di Cesenatico per arrivare sul lungomare Carducci, con un passaggio anche tra gli scenari suggestivi dell’Alta Valmarecchia.

La prova nella 200 chilometri è andata a Federico Pozzetto, triestino classe 1990 con un passato tra i pro. Tra le donne la vittoria è andata alla bellissima e fortissima Simona Parente regina delle Granfondo.

Nel percorso breve il vincitore è stato lo spagnolo Oliver Aviles, ex campione del mondo Mtb a Livigno 2006 mentre tra le donne si è imposta Barbara Lancioni.

Nove Colli 2018: chiodi sul percorso

La bella giornata è stata in parte rovinata dal solito deficiente che ha pensato di diventare protagonista disseminando chiodi di piccole dimensioni lungo il percorso.

Sono state decine le gomme che tra i circa 26 mila pneumatici in corsa sono state vittime della stupidità umana. Il genio ha agito subito dopo il piccolo borgo di Piandispino nella salita che porta a Pieve di Rivoschio.

Tanti partecipanti hanno dovuto fermarsi per sostituire le ruote bucate, alcuni hanno preferito ritirarsi dalla corsa.

Tra le vittime del vile comportamento anche l’ex vincitore del Giro d’Italia, Ivan Basso, impegnato con la squadra speciale per la raccolta fondi per la Pediatria di Rimini.“. Il corridore varesino ha raccolto e donato circa 20mila euro all’ Istituto Oncologico Romagnolo Onlus (Ior) a favore di progetti del reparto di oncologia pediatrica.

Il responsabile del gravissimo comportamento, qualora venissi individuate, rischia diversi capi d’accusa compreso quello di attentato ai trasporti che prevede pene tutt’altro che leggere.