Magnifici perdenti di Joe Mungo Reed, recensione del libro

Magnifici perdenti di Joe Mungo Reed

Magnifici perdenti di Joe Mungo Reed edito da Bollati Boringhieri, racconto della sofferenza del gregario Solomon tra amore per la moglie e per la bicicletta

Magnifici perdenti di Joe Mungo Reed
Magnifici perdenti di Joe Mungo Reed

Magnifici perdenti di Joe Mungo Reed, edito da Bollati Boringhieri racconta la storia di un ciclista professionista impegnato al Tour de France. Salomon è il nome del protagonista del libro che si trova, alla soglia dei trent’anni, ad affrontare la corsa francese come gregario a favore del capitano Fabrice.

Rafael, il direttore sportivo del team, è solerte nel ricordare a Solomon che lui non corre per vincere ma solo per aiutare il capitano della squadra.

Lungo le pagine di Magnifici perdenti (titolo originale We begin our ascent), Solomon sfoggia un carattere piuttosto remissivo, che lo porta ad accettare compromessi sia con la moglie Liz che con il team.

Salomon sa che il suo compito è quello di lavorare per gli altri, ha accettato il fatto senza problemi. Liz lavora con un assegno di ricerca come genetista ma ogni pomeriggio, dalla TV, osserva le prove del marito, confuso nel gruppo senza le luci dei riflettori che spettano ai “campioni”.

Tutto corre secondo i binari della normalità sino a quando l’allenatore della squadra propone l’assunzione di sostanze dopanti non rintracciabili durante i controlli. Solomon coinvolgerà la moglie in questa vicenda che porterà Solomon ad affrontare una discesa senza freni.

Mungo Reed, vincitore del “Joyce Carol Oates Award”, ha tratto spunto per il suo libro dalle vicende che hanno coinvolto Lance Armstrong e il compagno Tyler Hamilton ma il romanzo non parla di doping o almeno non solo di doping. Magnifici perdenti percorre invece la strada dei sentimenti dell’esistenza dell’individuo che deve condividere con il gruppo logiche a volte non condivise tra gloria (poca) e rinunce (tante) come il non poter vedere moglie e figlio per lunghi periodi.

Joe Mungo Reed descrive perfettamente la sofferenza del suo protagonista attraverso dialoghi intensi che scivolano rapidamente mescolando tensione, conflitto interiore e dramma.

Un libro assolutamente interessante non solo per gli amanti del ciclismo in cui gli appassionati delle due ruote ritroveranno elementi tristemente noti alle cronache.