Letizia Paternoster: “sono pronta a ripartire dopo l’incidente”

Letizia Paternoster, nel 2020 focus sulla pista

Letizia Paternoster si racconta: “Nel 2020 focus sulla pista, l’incidente mi ha lasciato un po’ di rabbia e paura ma sono pronta a ripartire”

Letizia Paternoster
Letizia Paternoster

Letizia Paternoster venti giorni dopo il brutto incidente in allenamento che l’ha vista, suo malgrado, vittima, torna a parlare ai microfoni di Rai Sport. La campionessa europea U23 in pista e su strada qualche giorno fa ha voluto lanciare un accorato appello agli automobilisti per sensibilizzare sull’importanza dell’attenzione alla guida.

La pistard Letizia Paternoster è travolta da automobilista ad Arco di Garda per fortuna senza troppi danni ma la giovane stella del ciclismo italiano di cerco si sarebbe evitato questo accadimento. Se fisicamente i danni sono stati relativi è certo che la componente psicologica ha la sua rilevanza, le sensazioni che una simile disavventura lascia nell’animo di un ciclista sono assolutamente importanti anche perché le cronache sono quotidianamente invase di incidenti che coinvolgono ciclisti e che non hanno finali così lieti.

“noi ciclisti rischiamo sempre la vita sulle strade e non dovrebbe essere così – ha spiegato la Paternoser ai giornalisti della Rai – restano paura e rabbia. Ora però sto bene e sono concentrata sulla stagione che sta per arrivare”.

Il 2020 è un anno delicato per tutti gli sportivi in quanto anno Olimpico e Letizia Paternoster avrà un occhio di riguardo per la pista: “Punto alle Olimpiadi, dove voglio ottenere il meglio da me stessa dedicandomi soprattutto alla pista a discapito della strada”.

Letizia correrà ancora sotto i colori della Trek-Segafredo che negli ultimi 12 mesi è stata una importante palestra di ulteriore crescita per una delle stelle non solo del ciclismo ma di tutto lo sport azzurro.

La giovane ciclista trentina è stata protagonista di una promozione da parte del brand Segafredo che l’ha voluta come testimonial assieme al portiere della Juventus Gianluigi Buffon, alla pallavolista Miriam Sylla, ai cestisti Milos Teodosic e Elisabetta Tassinari e ai “colleghi di pedale” Vincenzo Nibali, Ivan Basso e  Giulio Ciccone.