La corsa di Sagan verso il quarto mondiale

Sagan affronta nuovi rivali verso il quarto mondiale

Peter Sagan dovrà vedersela con un gruppo di giovani talenti emergente per andare alla ricerca del quarto titolo mondiale

Peter Sagan (fonte pagina Twitter)
Peter Sagan (fonte pagina Twitter)

Peter Sagan non è un tipo che si fa spaventare dalle sfide, la sua vita stessa è una perenne ricerca della novità e della sfida, insomma di nuovi avversari da “sfidare” con lo stile scanzonato ma determinato tipico dello slovacco,

Il mondiale in Yorkshire potrebbe però essere il terreno adatto (dopo il mondiale per scalatori di Innsbruck) per entrare nella storia come primo ciclista a conquistare quattro magli iridate in linea.

Se il percorso inglese può essere selettivo ma non troppo la differenza vera potrebbe farlo, più che i Sali e scendi britannici, il meteo che, stante alle previsioni, potrebbe essere fresco e piovoso.

Non sarà facile per nessuno affrontare un  percorso umido e tecnico, spesso le condizioni meteo “dure” hanno portato a sorprese e capovolgimenti di pronostici (ricordate un tale di nome Lance Armstrong ad Oslo?).

Sagan, naturalmente, non sente (o non sembra sentire) alcuna pressione anzi, qualche giorno fa a Sporza ha candidamente detto “E cosa cambierà se dovessi vincere il quarto titolo mondiale? Niente ”.

La risposta controcorrente di Peto è chiaramente in linea con il personaggio “Sagan” ma va a sbattere contro la determinazione con cui ha conquistato il “triplete” a Richmond, Doha e Bergen (diventando il primo ciclista di sempre a vincere tre mondiali di fila ).

“Non sogno la notte i mondiali dello Yorkshire ma non posso negare che sia uno dei miei obiettivi stagionali” ha spiegato un sereno Peter Sagan.

Il meteo avverso potrebbe favorire Peter facendo emergere le doti di ex biker ma la schiera dei rivali è particolarmente agguerrita ed impreziosita da giovani campioni emergenti come il fresco vincitore del Tour de France Egan Bernal, il “cannibalino” che  Evenepoel ha vinto la Clásica San Sebastián a soli 19 anni o il ciclocrossista van der Poel che proprio come Sagan potrebbe far valere le doti di funambolo.

“Evenepoel anche se  giovanissimo, è forte e quando ho corso con lui mi ha davvero impressionato certo ora ha molta pressione e riflettori addosso” ha detto Sagan.

Proprio lo stesso Remco ha voluto allontanare la pressione che sta montando attorno al suo nome:

“non pensavo di essere convocato per il campionato del mondo nel mio primo anno tra i professionisti ma a questo punto non voglio perdere questa opportunità, bisogna osare sempre per riuscire a crescere”.

In effetti il Belgio sarà al via con due “giganti” come Gilbert e Van Avermaet che potrebbero fare da ombrello per Evenepoel.

Se il belga prova a giocare a carte coperte l’altro giovane talento, l’olandese van der Poel ha impressionato tutti in questa stagione e il percorso inglese potrebbe riservare non pochi colpi di scena e premiare quello che nel basket americano viene definito un all-around ovvero un atleta che si destreggia su più terreni.

Van der Poel non si spaventa dell’attenzione che ruota attorno a lui:

“Sono il favorito per la maglia iridata? Forse è così ma va detto che i mondiali sono una corsa a parte rispetto a tutte le altre gare. Le gambe girano bene, vediamo cosa accade domenica”.