Ivano Fanini contro Chris Froome

Ivano Fanini contro Chris Froome non ha apprezzato la vittoria del britannico

Ivano Fanini contro Froome, lo storico patron dell’Amore&Vita, ha usato parole dure contro il britannico e le celebrazioni della sua vittoria al Giro d’Italia

Ivano Fanini contro Froome
Ivano Fanini contro Froome

Ivano Fanini contro Froome, il patron dell’Amore&Vita, da sempre in prima linea per cercare di portare pulizia nel mondo del ciclismo, si accoda alle dichiarazioni di Bernard Hinault circa la recente vittoria del capitano del Team Sky al Giro 2018.

Fanini aveva preso, qualche mese fa, una dura posizione contro la vicenda Altopack e la relativa inchiesta partita dalla scomparsa del corridore lituano Linas Rumsas. Oggi arriva una dura presa di posizione circa la vittoria di Froome al recente Giro.  In particolare Ivano ha visto di cattivo occhio la presenza sul palco di quello che può essere visto come il precedente di corridore che ha conquistato Giro subendo

“Froome e Alberto Contador sullo stesso podio non sono una bella immagine da consegnare ai posteri di questo Giro” ha dichiarato il dirigente a Repubblica “niente di personale ma Froome per regolamento non avrebbe dovuto essere al via e lo spagnolo ha sulle spalle il peso della vicenda del 2011”.

Parole importanti quelle di Ivano Fanini che è poi entrato più nello specifico sulla posizione dell’atleta del Team Sky: “ritengo che sia ingiusta la sua presenza ma, lo sappiamo, Froome muove parecchi soldi e non si poteva escluderlo dopo che aveva dato la sua adesione alla corsa”.

La posizione rigida di Fanini è stata la stessa di Bernard Hinault e anche il Presidente UCI si è defilato dal celebrare il britannico:”Lappartient, che stimo, era presente a Roma ma ha evitato di partecipare alla premiazione di Froome – ha continuato il dirigente – se dovessero togliere la vittoria del corridore della Sky sarebbe una mazzata per il ciclismo. Mi spiacerebbe perché tutto questo si sarebbe potuto evitare, basterebbe che tutti andassero nella direzione di un ciclismo pulito”.