Gino Bartali un «santo» in bicicletta. Recensione

Gino Bartali un «santo» in bicicletta di A. De Lorenzi

Gino Bartali un «santo» in bicicletta di Angelo De Lorenzi, racconta il campione toscano sotto una luce diversa

Gino Bartali un «santo» in bicicletta
Gino Bartali un «santo» in bicicletta

Gino Bartali un «santo» in bicicletta è la storia di un campione ma soprattutto di un uomo, uomo che è entrano nella storia del nostro paese non solo per le proprie imprese sportive narrate in libri, documentari e film ma anche (e soprattutto) per il suo essere un Uomo. Uomo con la U maiuscola che attraversa un periodo storicamente difficile lasciando un’impronta indelebile per le sue doti umane e professionali.

Il libro, scritto da Angelo De Lorenzi   ed edito Mimep-Docete ripercorre le gesta del campione e del suo rapporto cristallino con la sua fede e la sua devozione a santa Teresina di Lisieux.

“Il bene si fa ma non si dice” era solito ripetere Gino Bartali quando col passare degli anni affiorò il suo straordinario coraggio (e cuore) nell’aiutare tanti ebrei vittime delle persecuzioni nazi-fasciste. Solo una mente libera e un cuore illuminato possono indurre un campione a rischiare in prima persona il proprio futuro (se non la vita) per aiutare persone in estrerma difficoltà.

In un presente in cui gli sfortunati, i reietti, gli ultimi sono spinti nel baratro senza nessuno che gli tende una mano, l’esempio di Gino Bartali arriva ai giorni nostri come una luce in fondo ad un tunnel apparentemente senza fine. “sfruttare le disgrazie degli altri per farsi belli è da vigliacchi” era solo ripetere al figlio, riflettiamo oggi su quanti agiscono da vigliacchi e quanti, come fece Gino, usano il coraggio anche di rischiare in proprio.

Gino, nominato “Giusto tra le nazioni” dallo Yad Vashem, il memoriale della Shoah di Gerusalemme, è il riconoscimento ineccepibile per un campione ma prima ancora un Cristiano in grado di giocare un ruolo importante nel salvare gli ebrei attraverso la rete creata da Elia Dalla Costa, l’arcivescovo di Firenze a cui era molto legato.

E’ la sapiente penna di Angelo De Lorenzi a narrare questo lato del campione toscano che molti ignorano (o fanno finta di ignorare). Ne esce un libro assolutamente godibile che analizza l’essere umano, l’uomo prima ancora che l’atleta straordinario che è stato Gino Bartali.