Gianni Moscon e le polemiche francesi

Gianni Moscon non trova pace in un 2017 comunque positivo

Gianni Moscon
Gianni Moscon

Gianni Moscon, giovane talento del Team Sky, nonostante un 2017 ricco di soddisfazioni sportive non ha trovato molta pace in questa stagione. A partire dalla brutta vicenda degli insulti a Reza passando per la squalifica al recente Mondiale di Bergen. E attorno alle polemiche su Gianni c’è sempre stato un corridore o una squadra transalpina.

La stagione di Gianni Moscon ha riservato non poche soddisfazioni tanto che il nostro corridore si è ritagliato un ruolo di primo piano nel ciclismo mondiale giungendo quinto alla Parigi Roubaix e mettendosi in mostra con il compito di gregario di lusso di Froome alla recente Vuelta Espana. Alle luci sportive hanno fatto, come si diceva, da contraltare le ombre extra corsa con l’episodio accaduto al Giro di Romandia dell’insulto razzista rivolto al francese Kevin Reza, portato all’onore della cronaca da un post su Twitter del corridore svizzero della FDJ Sebastien Reichenbach, per il quale Gianni è stato sospeso per sei settimane. Nel recente mondiale di Bergen c’è stato il famoso episodio del “traino” che ha coinvolto il CT Davide Cassani e l’atleta trentino.

Non poteva, dunque, mancare l’attacco frontale della stampa transalpina visto che Moscon aveva battagliato col francese Alaphilippe. Alla Tre Valli è stato ancora Reichembach ad attaccare Moscon accusandolo della sua caduta. Il filo conduttore delle polemiche che vedono protagonista Gianni Moscon è la presenza di un corridore o una squadra francese.

Gianni, in un recente articolo apparso su La Gazzetta dello Sport, si è espresso in merito alla vicenda della Tre Valli: “La storia è sempre la stessa e coinvolge sempre le stesse squadre e le stesse persone. La stampa francese è contraria alla Sky e la stessa FDJ non perde l’occasione per polemizzare con il mio team, un po’ come è avvenuto al Tour per il nostro body da cronometro (la tecnologia Vortex Generator ndr)”.

«Moscon l’ennemi public n° 1». Moscon il nemico pubblico numero uno è il titolo del pezzo che l’Equipe ha dedicato al trentino: “In qualche mese il giovane corridore italiano si è guadagnato una reputazione da fare arrossire Joe Pesci”. Gianni Moscon avrà commesso qualche errore ma, come a volte accade, la stampa transalpina esagera un po’ nel commentare i fatti che riguardano i loro atleti

 

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