Geraint Thomas e un 2020 da dimenticare

Geraint Thomas (fonte pagina Facebook)

Geraint Thomas (fonte pagina Facebook)

Geraint Thomas parla del Giro d’Italia

Geraint Thomas dopo la positività al Covid19 parla del Giro d’Italia 2020 e della vittoria di Tao Geoghegan Hart in attesa del prossimo anno

Geraint Thomas ha chiuso anzitempo questa anomala stagione sportiva dopo la positività al Covid19 riscontrata durante il Giro d’Italia 2020 corsa che era il suo obiettivo stagionale. In generale il britannico ha vissuto una stagione davvero sfortunata e di certo non ha “goduto” appieno della vittoria del Giro da parte del suo compagno di squadra Tao Geoghegan Hart.

 

“Il Giro era il grande obiettivo dell’anno non penso di meritarmi una stagione così di basso profilo. Mentalmente ho decisamente bisogno di una pausa ora, solo per staccare la spina e rilassarmi un po’”

ha detto Thomas a BBC Radio Wales di giovedì.

Sebbene fosse felice per il venticinquenne compagno, ha recentemente rivelato al Telegraph che era “troppo duro” per lui guardare il televisione il Giro pensando che in maglia rosa poteva esserci lui.  La Ineos pur perdendo il capitano designato alla corsa rosa ha ottenuto ben sette vittorie di tappa oltre alla generale.

 

Alla BBC Radio Geraint Thomas ha aggiunto:

“È stato bello vederlo trionfare, è un giovane pieno di talento su cui contavo per vincere la corsa, quando sono dovuto uscire dalla corsa lui ha avuto la sua opportunità e l’ha colta. Ha saputo gestire la pressione ed è stato fantastico per lui, fantastico per la squadra e bello da vedere ma ammetto che ho fatto un po’ di fatica. Se devo essere onesto non mi sintonizzavo tutti i giorni per guardarlo in TV ma ho tenuto d’occhio la corsa continuando a inviare messaggi ai ragazzi. È fantastico per loro”.

Dopo aver lasciato l’Italia, Geraint Thomas è tornato in  Galles con sua moglie e suo figlio di un anno:

“La prima settimana è stata piuttosto dura, accettare che la stagione fosse finita è stato difficile. Essendo fuori dalla stagione, è facile non fare tutto al 100% sapendo che rimarrai comunque lontano dalle corse. Ammetto che non ho seguito subito la riabilitazione e il riposo che avrei dovuto fare, ma ero occupato a rincorrere mio figlio. Ma ora sto meglio e ho iniziato a fare quello che il fisioterapista mi ha suggerito”

Ora il 34enne britannico dovrà stilare con lo staff del Team Inoes una road-map per la stagione 2021, con ogni probabilità di focalizzerà su  Tour de France e i Giochi Olimpici di Tokyo ma non è da escludere un ritorno al Giro d’Italia.