Carmelo Barone velocista e pistard siciliano

Carmelo Barone (fonte wikipedia)

Carmelo Barone (fonte wikipedia)

Carmelo Barone vincitore di una tappa al Giro

Carmelo Barone ciclista siciliano dall’enorme talento in grado di conquistare meno di quanto non meritasse per via di problemi fisici

Carmelo Barone nasce ad Avola il  3 aprile 1956 e si avvicina giovane al ciclismo. Alto 172 centimetri, fisico compatto e solo all’apparenza poco adatto al ciclismo, il siciliano dopo ottimi risultati abbandona presto l’isola per seguire il sogno di sfondare nel ciclismo in Toscana.

Nel 1973 si laurea Campione Italiano Inseguimento negli allievi dimostrando ottime doti di pistard e ottiene il primo posto al Giro del Montalbano. Nel ’75 Carmelo conquista la vittoria al Giro delle Valli Areatine, la quinta tappa del Giro della Valle d’Aosta e arriva secondo al Campionato Italiano dilettanti alle spalle di Roberto Ceruti. Nella stessa stagione conquista la vittoria dei Giochi del Mediterraneo bruciando in volata il francese Éric Lalouette e lo spagnolo Juan Pujol

Barone dimostra di poter primeggiare contro tutti in volata e di avere tenacia per tenere botta negli strappi. Nel 1976 vince la prima tappa della prima edizione del Giro delle Regioni conquistando anche la classifica finale davanti a Giuseppe Passuello e Dino Porrini. Barone viene convocato per i Giochi Olimpici di Montreal 1976 sia per la prova a cronometro, chiusa all’11esimo posto, che quella su strada in cui conclude 31esimo.

Il 1977 è l’anno del passaggio al professionismo, non ancora ventunenne,  con i colori della Fiorella con cui Carmelo ottiene ottimi piazzamenti: è terzo nella generale del Giro di Sicilia e secondo al Trofeo Matteotti alle spalle di Wilmo Francioni. L’anno da esordiente è segnato anche da importanti vittorie tra cui spiccano la 4ª tappa del Giro di Puglia con arrivo a Martinafrance, i Circuiti di Morrovalle e Firenze, la Coppa Bernocchi davanti a Wladimiro Panizza e il Trofeo Baracchi in coppia con Bernt Johansson. Al Giro d’Italia chiude al 24esimo posto in generale e viene convocato per i Campionati Mondiali di San Cristobal lavorando per portare Francesco Moser all’iride prima di ritirarsi dalla corsa.

Il 1978 è un anno deludente per Carmelo che ottiene solamente la vittoria del  G.P. di Montelupo e del Circuito di Castiglion del Lago. In quell’anno ottiene il quindicesimo posto alla Liegi-Bastogne-Liegi e buoni piazzamenti al GP Industria e Commercio di Prato (secondo), nella seconda tappa della Tirreno-Adriatico (secondo). nella settima tappa del Giro di Svizzera (secondo) e alla Coppa Placci (terzo).

Nel 1979 Carmelo Barone corre per la GIS Gelati conquistando la vittoria al Giro dell’Umbria davanti a Pierino Gavazzi e Silvano Contini e ottenendo il terzo posto al GP Industria e Commercio di Prato, il terzo alla Coppa Sabatini alle spalle del duo della Zonca Santini Leonardo Mazzantini e Graziano Salvietti ed il secondo al GP Montelupo. A fine stagione viene convocato per i Mondiali di Valkenbourg senza completare la prova.

Nel 1980 Barone  passa alla Sanson e ottiene la sua prima e unica vittoria di tappa al Giro d’Italia nella sesta frazione con arrivo a Portoferraio. In quella stagione arriva anche la vittoria del Giro del Veneto e nella Cronocoppie di Rovereto, in coppia con Francesco Moser.  Barone viene convocato per i Mondiali di  Sallanches, ma anche in questa edizione non arriva al traguardo.

Purtroppo  Carmelo Barone è vittima di diversi problemi fisici che ne riducono l’efficacia in sella e ne accorciano la carriera e proprio il 1980 è l’anno che segna il declino del siciliano. Nelle stagioni successive veste i colori della Famcucine, della Del Tongo, della Dromedario e dell’Ariostea con cui chiude la carriera professionistica nel 1984  a soli 28 anni.

Gestisce un negozio di biciclette, a Santa Croce sull’Arno, in provincia di Pisa.