Cairo: “Il Giro è più internazionale”

Cairo parla del Giro d’Italia 2018

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Cairo parla del Giro 2018

Cairo è soddisfatto di quello che si prospetta essere lo scenario per il Giro d’Italia 2018 in quanto vede il gap tra Giro e Tour ridursi: “Abbiamo lavorato molto e, nel breve lasso di tempo di un anno e qualche mese, abbiamo già messo in piedi un Giro che lo scorso anno è stato molto competitivo, che si decise con l’ultima cronometro con un gruppo di atleti tutti di altissimo livello e tutti vicinissimi in classifica”.
Se per Cairo la scorsa edizione è stata da ricordare, quella che sta per arrivare sembra ancora più stimolante: “L’idea di partire da Gerusalemme è qualcosa di incredibile e poi il prossimo anno avremo l’attrazione di Chris Froome al via della corsa. Lui è un grandissimo, arriva dalla doppietta Tour-Vuelta e ora punta al trittico di vittorie. Questa cosa non può che attirare tanti interessi attorno alla corsa rosa e, a questo punto, la palla passa ai corridori tricolori come Vincenzo Nibali e Fabio Aru e poi mi auguro che Tom Domoulin decida di difendere la maglia conquistata nel 2017″.

 

Cairo: un percorso equilibrato

Urbano Cairo si è poi espresso sulla componente tecnica del percorso: “E’ un percorso molto equilibrato con tante salite fin dalla prima settimana con l’Etna e con il termine della seconda settimana e poi il finale che sarà assolutamente straordinario. Ci sono meno chilometri a cronometro dello scorso anno ma questo lo reputo un bene per lo spettacolo. Attendiamo solamente che i corridori facciano la loro”.