Bruyneel parla del Tour de France 2009

Bruyneel sulla battaglia Armstrong-Contador al Tour del 2009

Bruyneel torna a parlare del Tour de France 2009 e della lotta tra Lance Armstrong e Alberto Contador all’interno del Team Astana

Johan Bruyneel (fonte wikipedia)
Johan Bruyneel (fonte wikipedia)

Bruyneel storico manager belga di Lance Armstrong ha voluto dare la sua lettura sul botta e risposta tra Contador e il texano sugli accadimenti legati al Tour de France 2009 all’interno del Team Astana. Attraverso un podcast su Youtube il manger ha raccontato il suo “essere in mezzo” tra i due litiganti

“Il mio obiettivo principale come manager era quello di vincere il Tour, e il mio più grande timore era che scoppiasse una litigata interna. La nostra era la squadra più forte ma bisognava gestire due potenziali vincitori ed io ho sempre scelto per il bene del team non per questo e per quello” ha detto Bruyneel.

Contador ha riacceso questa sopita rivalità ed è stato seguito nella discussione da Lance ed ora a far chiarezza è arrivato il “mentore” del texano a cercare di dare la sua visione della situazione:

“sia Lance che Alberto volevano vincere, con il texano ha acuto un rapporto personale molto stretto e con lo spagnolo uno professionale. Armstrong quell’anno ha corso gratuitamente in quanto era coperto dagli sponsor. L’obiettivo dell’americano era dare visibilità alla fondazione, lui indossava i colori dell’Astana in corsa ma fuori era libero di proporre i propri brand. Ha corso con una bici diversa, appositamente progettata in ogni gara, e in seguito le ha vendute per beneficenza” ha spiegato l’ex DS dell’Astana.

Una delle “accuse” di Contador è legato al fatto che il team avesse riservato delle ruote diverse da quelle del texano ma il belga chiarisce:

“Nel 2009, Contador aveva le migliori attrezzature del team, le ruote aerodinamiche per il team provenivano da una filiale di Trek, mentre Lance montava altre ruote”.

Insomma niente figli e figliocci, niente tentativo di sabotare le performance di Contador, anzi Bruyneel allontana ogni dubbio su cospirazioni interne:

“e’ una paranoia frutto di congetture mentali, nessuno ha remato contro, questa è la cosa più ridicola che abbia mai sentito. Alberto nel 2009 era molto giovane e probabilmente la sua visione era legata all’età. Voleva vincere ed ha vinto perché era il più forte ma senza una squadra forte nessuno può vincere da solo. Non è stato semplice mantenere il feeling durante la stagione, già durante il primo training camp di Gennaio a Tenerife ci sono state frizioni ma non penso che la cosa sia stata drammatica come raccontata dai media spagnoli”.