Bruno Cenghialta ciclista anni 90 e direttore sportivo

Bruno Cenghialta

Bruno Cenghialta

Bruno Cenghialta ciclista vicentino in grado di vincere una tappa al Tour de France 1991 e la Coppa Bernocchi 1994

Bruno Cenghialta nasce a Montecchio Maggiore in provincia di Vicenza il 5 dicembre 1962. Dopo la trafila nelle categorie giovanili, tra i dilettanti si dimostra ciclista serio e affidabile e, nel 1985 Bruno conquista due importanti vittorie: il Circuito Castelnovese e, soprattutto, la Milano-Tortona superando Antonio Capo.

Il 1986 è l’anno dell’approdo tra i professionisti con i colori della Magniflex-Centroscarpa con cui corre due stagioni per poi passare alla forte Ariostea. Proprio sotto la guida di Giancarlo Ferretti e Arnaldo Pambianco arriva il primo successo professionistico per Cenghialta che conquista la classifica generale della Schwanenbrau Cup (o Dekra Open Stuttgart) davanti al belga Ronny Vlassaks e al tedesco Andreas Kappes.

Bruno sa prendersi anche le sue soddisfazioni personali ma resta un gregario di fiducia del capitano Moreno Argentin, uomo di carisma, che si fida ciecamente del compagno. Nel 1990 Bruno fa il suo esordio al Tour de France e l’anno successivo conquista la vittoria nella Saint-Gaudens–Castres tagliando il traguardo in solitaria e perdendo quasi i sensi subito dopo aver tagliato la linea d’arrivo.

Nel 1994 Cenghialta passa alla Gewiss lavorando per Ivan , Evgenij Berzin ed il danese Rijs oltre allo stesso Argentin. Con il nuovo team arriva la splendida vittoria in solitaria alla Coppa Bernocchi precedendo di otto secondi Francesco Casagrande sul traguardo di Legnano. Nello stesso anno sfiora il colpaccio all’Amstel Gold Race venendo bruciato in volata da un grandissimo Johan Museeuw. 

Nel 1995 prende parte per la prima volta al Giro d’Italia chiudendo undicesimo nonostante l’instancabile lavoro fatto per Berzin e Ugrumov che chiudono rispettivamente secondo e terzo in generale. Al Tour de France 1995 ottiene il suo miglior risultato delle otto partecipazioni consecutive chiudendo 15esimo lavorando per Ivan Gotti che veste la maglia gialla per due giornate.

Nel 1998 dopo una stagione con i colori della Riso Scotti scende di bicicletta per dirigere l’Amica Chips, l’Alessio, la Fassa Bortolo e  l’Acqua e Sapone.