Bruno Boscardin ciclista italo-svizzero

Bruno Boscardin

Bruno Boscardin

Bruno Boscardin, la sua carriera

Bruno Boscardin ciclista italo-svizzero dalle ottime doti di cronoman, vincitore di tappa alla Hofbrau Cup alla Parigi-Nizza ed al Tour du Limousin

Bruno Boscardin nasce a Le Grand-Saconnex, nel Canton Ginevra in Svizzera, il 2 febbraio1970 da genitori veneti correndo, nella prima parte della carriera, come italiano. Dopo le categorie giovanile si mette in mostra tra di dilettanti conquistando, nel 1992, il Trofeo CEE, il Trofeo Amedeo Guizzi ed il Gran Premio Artigiani Sediai e Mobilieri attirando l’attenzione della Carrera Jeans di Claudio Chiappucci che lo vuole come stagista.
Nel 1993 passa professionista con la Gatorade di Gianluigi Stanga e  Vittorio Algeri  prendendo parte al Critérium du Dauphiné Libére, al Tour de Romandie e, soprattutto Tour de France senza però arrivare sino a Parigi.
Nel secondo anno da professionista veste la maglia del Team Polti con cui è terzo a marzo al Giro del Lago Maggiore – G.P. Brissago e conquista, a maggio,  la vittoria nella frazione inaugurale della Hofbrau Cup. A giungo è secondo alla Philadelphia International Championship alle spalle del britannico Sean Yates.
Nel 1995 Boscardin passa alla Festina e prende parte per la prima volta in carriera al Giro d’Italia senza portare a termine la corsa. Non è una stagione particolarmente brillante per l’italo-svizzero che è nuovamente schierato al via del Tour ma anche questa volta non arriva a Parigi.
Nel febbraio nel 1996 Boscardin torna al successo al l Tour du Haut-Var precedendo gli olandesi Léon van Bon e  Tristan Hoffman e a marzo cogli un altro bel successo alla Parigi-Nizza quando, nella settima tappa da Saint-Tropez ad Antibes, brucia sull’arrivo Tom Steels e Wilfried Nelissen. La stagione di Bruno è completata dal successo alla Paris-Mantes-en-Yvelines davanti a Pascal Peyramaure e dal quinto posto nella diciottesima tappa del Tour de France corsa che riesce, finalmente, a completare chiudendo 80esimo.
Nel 1997 Boscardin è tesserato come atleta elvetico e nella prima parte di stagione coglie diversi ottimi piazzamenti: è terzo al G.P. Città di Chiasso, terzo alla Kuurne-Bruxelles-Kuurne alle spalle di Johan Museeuw e del francese Stéphane Barthe e coglie altri due terzi posti all’Etoile de Bessèges. Al via del Giro d’Italia è terzo nella diciottesima tappa, la cronometro individuale da Baselga di Piné a Cavalese che premia Serhij Hončar. Boscardin chiude la corsa rosa al 66esimo posto, suo miglior risultato in carriera.
L’anno seguente coglie diversi piazzamenti ma nessun successo: è secondo di tappa al Giro del Trentino, terzo in una frazione della Paris-Nice, quarto nella cronometro alla Setmana Catalana ed al prologo del Tour de Suisse. Ai capionati nazionali svizzeri è secondo nella prova a cronometro dietro a Beat Zberg.
Al termine della stagione saluta la Festina per passare alla Post Swiss Team con cui coglie, nel 1999, la vittoria nella terza tappa della Setmana Catalana con una fuga individuale che gli consente di tagliare l’arrivo con oltre 4 minuti su Erik Zabel. Borscardin vince anche il Grand Prix de Genève ed il Tour du Lac Léman su Frédéric Bessy.

Nel 2000 è terzo di tappa al Deutschland Tour,  quinto in una frazione del Niedersachsen-Rundfahrt e ai campionati svizzeri a cronometro è secondo dietro a Patrick Calcagni ed al termine della stagione si ritira dal ciclismo per entrare nel settore bancario.  Ha fondato assieme a  Gérald Granger ed a Rolf Gobet una fondazione che ora porta il suo nome.